Il distanziamento fra ombrelloni non è più obbligatorio, ma gli stabilimenti balneari che continueranno a mantenerlo avranno diritto a ottenere una porzione di spiaggia libera extra per piantare qualche palo in più. Lo prevede un’ordinanza della Regione Marche, che ha deciso una via intermedia per recepire le nuove disposizioni del Ministero della salute che hanno abrogato lo spazio minimo obbligatorio di 10 metri quadri per ogni ombrellone in vigore da due anni come misura di contenimento del covid-19. Emilia-Romagna e Molise sono finora le uniche due regioni che hanno deciso di continuare a rendere il distanziamento obbligatorio per garantire maggiore comfort e tranquillità ai turisti, mentre le Marche hanno deciso di premiare gli stabilimenti che a loro discrezione vorranno mantenerlo.
In base all’ordinanza della giunta regionale, infatti, i Comuni potranno assegnare «in concessione temporanea fasce di spiaggia libera, di lunghezza massima pari a 25 metri lineari, contenute tra due concessioni demaniali o fasce di spiaggia libera confinanti con la singola concessione demaniale per 12 metri, per attrezzarle garantendone il corretto utilizzo».
«I 12 metri di spiaggia aggiuntiva – precisa ancora l’ordinanza – possono essere utilizzati per gli ombrelloni oppure, se confinanti con attività di bar e ristorazione, per consentire il posizionamento di tavoli all’aperto, fino a 100 mq».
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