Norme e sentenze

Spiagge, abrogato obbligo distanziamento fra ombrelloni

Le nuove linee guida del ministero cancellano gran parte delle misure di sicurezza che gli stabilimenti balneari dovevano rispettare per il contenimento del covid

È ufficiale: i titolari di stabilimenti balneari dalla prossima estate non dovranno più rispettare il distanziamento fra ombrelloni che ha caratterizzato le ultime due stagioni a causa della pandemia del covid-19. Lo stabilisce l’ordinanza del Ministero della salute pubblicata lo scorso 4 aprile in Gazzetta ufficiale, che abolisce gran parte delle misure di sicurezza in precedenza in vigore per limitare la diffusione del coronavirus che ha sconvolto le nostre vite a partire da febbraio 2020.

Come anticipato da Mondo Balneare, con la fine dello stato di emergenza sono venute meno anche le precauzioni per mantenere il distanziamento fisico nei locali aperti al pubblico. Tra queste c’era l’area minima di 10 metri quadri per ogni ombrellone, che da quest’anno non sono più obbligatori. Le nuove linee guida ministeriali, infatti, non prevedono più gli obblighi di assicurare un metro di separazione tra gli utenti, di disporre gli ombrelloni in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone e di garantire una distanza di almeno un metro tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio) quando non posizionate nel posto ombrellone. Abolite anche le limitazioni per le attività ludico-sportive come gli sport da spiaggia, i balli di gruppo e le attività di animazione.

Le spiagge italiane, insomma, potranno finalmente tornare alla normalità, anche se per i gestori di stabilimenti balneari resterà ancora l’obbligo di alcune piccole misure straordinarie: il Ministero della salute invita infatti a «favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione», e a «riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare code e assembramenti di persone; e se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita». Ancora, i protocolli suggeriscono una «regolare e frequente igienizzazione di aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, eccetera, comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto. Le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati a ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso a ogni fine giornata». Viene finalmente cancellato, invece, l’obbligo di mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Nonostante l’abrogazione ufficiale del distanziamento minimo fra ombrelloni, è possibile che alcune regioni decidano di mantenerlo per ragioni di marketing, al fine di offrire un maggiore comfort ai turisti: è il caso per esempio dell’Emilia-Romagna, che già in fase di emergenza aveva deciso di aumentare a 12 metri quadrati l’area da destinare a ogni ombrellone rispetto al minimo di 10 previsto dalle linee guida nazionali, e che pare voglia mantenere uno spazio maggiore anche nel post-emergenza. D’altronde, il distanziamento tra ombrelloni oltre a essere una misura di sicurezza è stato anche una novità molto gradita dai turisti, che hanno potuto godere di un maggiore spazio quando si stendevano sul proprio lettino ad adeguata distanza dal vicino chiassoso.

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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