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Spiagge, Sib-Fiba-Federbalneari su decreto rilancio: “Intento positivo del governo”

Le tre associazioni commentano la norma sul prolungamento al 2033

Ieri sera il ministro del turismo Dario Franceschini ha voluto con urgenza incontrare i rappresentanti delle associazioni del settore turistico per una succinta illustrazione delle misure varate poco prima dal consiglio di ministri con il cosiddetto “decreto rilancio“. Fra queste misure, il ministro ha citato anche la riconferma delle disposizioni della legge n. 145/2018 riguardanti le concessioni demaniali marittime, con una norma che sarebbe finalizzata a superare le difficoltà burocratiche per l’applicazione del prolungamento fino al 2033.

«Siamo intervenuti per evidenziare che, se il testo della norma approvato sarà quello della bozza informale in circolazione da ieri pomeriggio, il nostro fondato timore è che la lettera della disposizione varata tradisca la sua ratio: insomma sarebbe scritta male, con il rischio di non funzionare come il governo si augura», riferiscono Antonio Capacchione (presidente Sib-Confcommercio), Maurizio Rustignoli (presidente Fiba-Confesercenti) e Mauro Della Valle (vicepresidente Federbalneari) in una nota congiunta. «Il ministro ha ritenuto infondata la nostra preoccupazione e ribadito l’intenzione del governo di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’applicazione dei quindici anni alle aziende balneari».

«Al di là della concreta efficacia della norma inserita nel decreto legge approvato ieri sera – proseguono Capacchione, Rustignoli e Della Valle – è comunque positivo che il governo non solo non intenda abrogare o modificare, in senso peggiorativo, la legge n. 145/2018, ma anzi si adoperi per la sua applicazione. Ora aspettiamo l’ufficializzazione della norma per esprimere una valutazione compiuta e, se necessario, chiedere le opportune modifiche in sede di conversione del decreto legge che siamo certi verranno recepite».

Ma le osservazioni dei tre rappresentanti sindacali non finiscono qui. Aggiungono infatti Capacchione, Rustignoli e Della Valle: «Constatiamo purtroppo che nel provvedimento varato non c’è, ancora una volta ingiustificatamente e ingiustamente, alcuna norma che affronti la drammatica situazione dei balneari pertinenziali. Ribadiamo infine, in merito alle linee guida emanate dal comitato tecnico-scientifico e dall’Inail sulle nuove modalità di esercizio della balneazione, che le stesse contengono disposizioni immotivatamente restrittive che impedirebbero la balneazione sul 70% della costa italiana. È opportuno, quindi, che siffatte prescrizioni siano considerate dal governo puramente indicative e non vincolanti, permettendo alle Regioni di emanare disposizioni altrettanto efficaci ma più praticabili in quanto adeguate alle caratteristiche territoriali e alle concrete modalità di esercizio della balneazione attrezzata italiana».

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