Attualità Sib-Confcommercio

Salva-pertinenziali, Sib: ”Nessun rischio di sanare gli illeciti”

Capacchione: ''Possibile salvaguardare le famiglie vittime di ingiustizia escludendo le illegalità''

La partita dell’emendamento salva-pertinenziali al decreto Semplificazione non è ancora del tutto chiusa e il Sindacato italiano balneari ha inviato oggi una nuova lettera-appello per chiedere di salvare le circa trecento imprese colpite dai maxi canoni Omi, sottolineando l’insussistenza del rischio di favori agli autori di illeciti sollevato dagli oppositori della norma.

La missiva, firmata dal presidente del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione e indirizzata a tutti i capigruppo del Senato e ai sottosegretari Garavaglia, Castello e Villarosa, ricorda «l’urgenza della questione dei cosiddetti pertinenziali, cioè di alcune centinaia di famiglie di balneari i cui canoni sono ingiustamente alti e insostenibili. Queste famiglie di balneari rischiano di perdere non solo le loro aziende e il loro lavoro, ma anche i loro beni».

«È urgente e non più rinviabile – sottolinea Capacchione – l’inserimento di una norma di tutela per almeno sospendere gli effetti perversi di un meccanismo di determinazione dei canoni sbagliato. Pertanto insistiamo che, nelle more di una doverosa revisione dei canoni demaniali previsto dalla recente disposizione ex art. 1 comma 675 e segg. della legge 30 dicembre 2018 n. 145, si adotti una moratoria sia del pagamento di siffatti canoni sia dei procedimenti amministrativi di decadenza delle concessioni per il mancato pagamento del canone medesimo».

Aggiunge il presidente del Sib: «È del tutto insussistente il paventato rischio di assicurare benefici ad autori di gravi illeciti, in quanto è non solo possibile, ma anche opportuno e doveroso salvaguardare queste famiglie escludendo gli autori di illeciti. Ed è pretestuosa la difficoltà di trovare coperture contabili, considerata la temporaneità del provvedimento invocato e il superamento di siffatto ostacolo per fattispecie anche meno rilevanti e ben più gravosi».

«Giova infine ricordare ancora una volta che, nel recente passato, è stata approvata all’unanimità del parlamento una norma analoga a quella perorata con la presente istanza (art. 1 comma 484 della legge 28 dicembre 2015 n. 208, così come modificata dall’art. 24 comma 3 octies del decreto legge 24 giugno 2016 n. 113 convertito nella legge 7 agosto 2016 nr. 160) a conferma della giustezza e necessità di un intervento di moratoria in attesa di quello riparatore», conclude Capacchione. «Confidiamo nella vostra consapevolezza della drammaticità della condizione di queste poche centinaia di famiglie e nel vostro concreto e fattivo impegno affinché si ponga finalmente termine a questa situazione di profonda e intollerabile ingiustizia».

© Riproduzione Riservata

Sib Confcommercio

Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
Seguilo sui social: