Attualità

Rete Imprese Italia, 5 mila gli imprenditori balneari in piazza a Roma

Stamattina in Piazza del Popolo forte partecipazione dei balneari alla manifestazione degli imprenditori italiani

di Alex Giuzio

60 mila imprenditori in piazza, di cui circa 5 mila balneari secondo il Sib-Confcommercio. Questi i numeri della manifestazione "Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro", tenutasi questa mattina a Roma, in Piazza del Popolo, grazie a Rete Imprese Italia, il coordinamento tra Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Cna e Casartigiani che ha portato a una folta protesta per l’esasperazione di chi oggi, nel nostro paese, non riesce a fare impresa.

Le associazioni balneari Sib, Fiba, Cna Balenatori, Assobalneari e Oasi hanno preso al volo questa convocazione, portando nella capitale centinaia di delegazioni di imprenditori balneari provenienti da tutta la penisola. Oltre ad avere i problemi di eccessiva pressione fiscale che accomunano tutti gli imprenditori scesi oggi in piazza, infatti, i balneari hanno una pericolosa mannaia in più sul collo: quella della direttiva europea Bolkestein, che minaccia le evidenze pubbliche degli stabilimenti balneari a partire dal 2020, in nome di un eccessivo liberismo che compromette una storica tradizione imprenditoriale italiana.

Queste le dichiarazioni di Riccardo Borgo, presidente del Sindacato italiano balneari – Confcommercio, a margine della manifestazione di stamane: «Occorre porre fine allo stato di precarietà e incertezza che da troppo tempo tiene sotto scacco 30.000 imprese balneari italiane e oltre 100.000 addetti diretti del settore. È necessario e doveroso ridare un futuro alle nostre imprese, così da rimettere in moto una indispensabile politica degli investimenti e, soprattutto, consolidare l’occupazione. Se dobbiamo confrontarci con l’Europa per far comprendere la nostra realtà imprenditoriale, facciamolo senza timori e con la determinazione necessaria! Rappresentiamo piccole e piccolissime imprese che meritano di essere difese, incentivate e sostenute in quanto peculiarità ed eccellenza italiana alla base del fattore di successo e di competitività dell’offerta turistica nazionale. Vogliamo e dobbiamo assolutamente evitare che questo ‘brand’ nazionale vada a finire sotto il controllo di capitali stranieri o, peggio ancora, nella fauci – già pronte – della criminalità organizzata. Chiediamo al futuro governo di Matteo Renzi di convocare al più presto un qualificato tavolo tecnico per il riordino della materia da realizzare entro il prossimo 15 maggio, così come disposto dalla recente legge di stabilità».

Le speranze, ora, sono infatti tutte riversate sul neo premier Renzi, che tra le questioni più urgenti da affrontare avrà proprio quella delle concessioni demaniali marittime, da tempo in una condizione di incertezza che impedisce agli imprenditori balneari di investire e di assumere. La richiesta di colloquio è già sul tavolo di Renzi, che potrebbe esaminarla una volta nominata la sua squadra di governo, in cui per i balneari saranno particolarmente fondamentali i ministri del turismo, degli affari europei, degli affari regionali e dell’economia.

Nel frattempo, è molto positivo che quest’oggi gli imprenditori balneari siano riusciti ad accorrere in gran numero nella capitale, insieme ai colleghi commercianti e artigiani. Tra le richieste principali avanzate questa mattina da Rete Imprese Italia, c’è quella di una riforma del fisco a favore di un sistema più snello e meno pressante. «Il prossimo governo e il Parlamento devono prendere atto della nostra grande forza, dell’enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese e devono cambiare registro», ha detto stamane dal palco il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi. «Il nuovo presidente del consiglio dele convocarci subito. Noi non molleremo, saremo propositivi ma incalzanti. Saremo dialoganti ma pronti a tornare in piazza, in tutte le piazze italiane, se non avremo concrete e rapide risposte». Parole che valgono anche, e soprattutto, per gli imprenditori delle spiagge italiane.

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