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Pasticci con SID e F24: revocate alcune concessioni balneari

I nuovi metodi di riscossione hanno portato un comune abruzzese ad avviare le procedure per il mancato pagamento dei canoni demaniali.

GIULIANOVA – Il Comune di Giulianova ha avviato quindici procedure di decadenza e revoca delle concessioni nei confronti di altrettanti titolari di stabilimenti balneari. Le procedure sono state avviate dall’ufficio demanio dell’ente per il mancato pagamento di vecchi canoni.

A comunicarlo è il presidente provinciale del Sib Domizio Luigi Scilli: «Si è appreso che a Giulianova alcuni concessionari hanno ricevuto il sollecito di pagamento e la messa in mora relativa a canoni di anni precedenti», dice il presidente del sindacato balneare. «Per quanto riguarda gli associati Sib, nessun decreto è stato recapitato. Sicuramente perché i nostri soci, per ottenere la fidejussione a garanzia degli importi dovuti, devono obbligatoriamente dimostrare di essere in regola con tutti i pagamenti: canone e imposta regionale».

Sulla questione sembra che a mettere in allarme il Comune sia stata l’entrata in vigore di un decreto del Ministero dell’economia e delle finanze che, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha disposto il pagamento dei canoni demaniali non più con i bollettini postali ma con il nuovo modello F24 “Elide”. Questo modello è relativo alle sole entrate derivanti da demanio marittimo ed è generato automaticamente dal Sid, il sistema informativo demanio marittimo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e reso disponibile dagli enti impositori (in questo caso il Comune di Giulianova). Proprio a partire dall’anno in corso, canoni, interessi e sanzioni legati a concessioni demaniali marittime e relativi accessori (inclusi gli stabilimenti balneari), previsti dalle disposizioni di legge, devono obbligatoriamente essere contenuti in un unico modello F24, appunto l’Elide. Da qui pare derivi la determinazione assunta in fretta dal Comune al fine di salvaguardarsi di fronte alle nuove procedure di incasso.

L’entrata in vigore del modello F24 da utilizzare per fare versamenti ha generato negli enti, e in particolare i Comuni, molta preoccupazione per eventuali pendenze legate a canoni non versati da diversi anni. Nella maggior parte dei casi gli enti non hanno mai provveduto ad avviare le varie forme di recupero, con particolare riferimento alle fidejussioni imposte dalla legge e acquisite dal Comune proprio a garanzia del puntuale pagamento dei canoni. Insomma, un bel pasticcio per i vari soggetti (Comune e concessionari), che ora, alla vigilia della stagione estiva, dovranno cercare la migliore soluzione per fermare i procedimenti già avviati di revoca e decadenza delle concessioni. È vero che gli interessati potranno chiedere una rateizzazione alla Regione Abruzzo, titolare della delega sul demanio, ma è pur vero che esistono casi di mancato pagamento pluriennale del canone difficili da sanare in poco tempo.

Lo stesso Domizio Luigi Scilli commenta: «L’azione di costante monitoraggio verso le posizioni degli iscritti Sib ci consente oggi di lavorare nella massima tranquillità con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per affrontare la prossima stagione turistica».

fonte: Il Centro

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