Era stato posto sotto sequestro con l’accusa di reato ambientale, ma nei giorni scorsi è arrivata l’assoluzione con formula piena «perché il fatto non sussiste». Una vicenda a lieto fine per il Bagno Nettuno di Ischia, noto stabilimento balneare sulla spiaggia dei Maronti (nella foto).
Il titolare Francesco Conte ha ricevuto il verdetto del tribunale lo scorso 3 aprile, tirando un sospiro di sollievo. Sulla scia di analoghe precedenti decisioni relative ad altri lidi della zona, anche per il Nettuno è infatti arrivata l’assoluzione in seguito al sequestro coordinato dalla Procura di Napoli, su indagini della Guardia costiera.
Nodo del contendere erano alcune strutture interamente smontabili, stagionali e a carattere provvisorio. Secondo la Procura, invece, esse sarebbero state realizzate con elementi di difficile rimozione e in assenza dei titoli previsti; ma soprattutto l’accusa riguardava il mancato smontaggio al termine della stagione balneare senza nulla osta della Soprintendenza per il mantenimento invernale.
L’imprenditore balneare invece, forte della possibilità di mantenere le strutture balneari montate per tutto l’anno grazie alla nuova norma introdotta in legge di bilancio, ha basato la sua difesa su questo punto e ha ottenuto la sentenza favorevole dei giudici.
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