Dopo la straordinaria ondata di maltempo che ha colpito il litorale laziale, Federbalneari Litorale Nord ha avviato una prima ricognizione dei danni. «Le aree più colpite – riferisce l’associazione – sono quelle di Civitavecchia e Santa Marinella, dove si contano 50 strutture danneggiate, alcune delle quali distrutte, ma sono decine i danneggiamenti alle strutture di tutta la costa».
«Da una prima e provvisoria stima temiamo che i danni supereranno complessivamente il milione di euro – dichiara il presidente di Federbalneari Litorale Nord, Marco Maurelli – e la situazione è talmente grave che abbiamo chiesto alla Regione Lazio di avviare l’iter per lo stato di calamità naturale. Stiamo inoltre lavorando, di concerto con i nostri associati, per chiedere allo Stato, alle Regioni e ai Comuni la sospensione del pagamento del canone demaniale. Dalle prime verifiche abbiamo calcolato danni che vanno da un minimo di 10 a un massimo di 30 mila euro a struttura: è evidente, quindi, come le imprese balneari siano state messe in ginocchio e abbiamo la necessità del sostegno economico previsto nelle procedure afferenti lo stato di calamità naturale».
«Il maltempo e le conseguenti mareggiate degli ultimi giorni inaspriscono una situazione già difficile in tutto il litorale che non solo non riesce più ad assorbire i fenomeni, seppur straordinari, come quelli dei giorni scorsi, ma necessita urgentemente di un piano di intervento strutturale volto a individuare azioni concrete e avviare serie politiche di contrasto all’erosione che attenuino decisamente questi fenomeni», conclude Maurelli.
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