Il Tar di Lecce, con una innovativa sentenza pubblicata ieri, ha dato il via libera alla possibilità di nuove concessioni demaniali marittime e ampliamenti di quelle già in essere. Questo non desterebbe alcun stupore, se non fosse che i giudici amministrativi hanno ammesso tali possibilità anche in mancanza dei Piani Comunali delle Coste.
La questione nasce da un ricorso proposto da un associato ad Assobalneari Salento che, tramite il legale Danilo Lorenzo, ha impugnato il diniego opposto dal Comune di Gallipoli avverso una richiesta di ampliamento di una piccola concessione demaniale già esistente. Tale diniego era stato emesso sula base della mancanza dell’atto di pianificazione costiera comunale.
«La sentenza del Tar di Lecce – commenta il presidente di Assobalneari Salento, Mauro Della Valle – è particolarmente importante poiché permette di uscire da una situazione di assoluto stallo in cui si era venuto a trovare l’intero comparto balneare. La negata possibilità a priori di agire sul demanio attraverso nuove domande e ampliamenti, ferma restando la necessità di ogni opportuna istruttoria delle pratiche, aveva determinato la paralisi di ogni azione finalizzata a una più razionale fruizione delle aree già in concessione ovvero alla possibilità di far crescere le imprese balneari e, conseguentemente, una migliore offerta turistica attraverso maggiori possibilità di scelta e maggiori possibilità di fruizione delle nostre spiagge da parte di tutti coloro che hanno scelto il Salento come meta delle loro vacanze. Il tutto sempre nel rispetto della percentuale tra area demaniale liberamente fruibile (60% dell’intero tratto costiero comunale) e area demaniale da dare in concessione (40%)».
Anche il legale dell’associazione, l’avvocato Danilo Lorenzo, che ha patrocinato la causa predetta, è soddisfatto del risultato ottenuto: «La statuizione dei giudici amministrativi ha confermato la bontà di una linea difensiva mirata al raggiungimento di una giustizia sostanziale che prevede la possibilità per i Comuni costieri di svolgere attività concessoria nel rispetto delle regole previste dal Piano Regionale delle Coste, dalle Norme Tecniche di Attuazione allo stesso correlate e nelle more della approvazione dei rispettivi Piani Comunali. Tale tendenza è ancora più importante ove si consideri che, a distanza di circa due anni dalla approvazione del Piano Regionale delle Coste e nonostante lo stesso preveda il termine di 4 mesi per la redazione dei Piani Comunali, nessun Comune costiero si è ancora dotato della strumento di pianificazione territoriale, per i motivi più disparati che vanno dalla mancanza delle necessarie risorse alla carenza di personale qualificato. Era, pertanto, importante non travasare sull’intero comparto e sul sistema economico ad esso correlato le conseguenze di una inerzia amministrativa la cui risoluzione prevede tempi incerti».
comunicato stampa di Assobalneari Salento
© RIPRODUZIONE RISERVATA