«Se il governo Monti legifererà sulle concessioni demaniali mandandole all’asta, le Regioni bloccheranno il decreto». È stato molto chiaro Angelo Berlangeri (nella foto), assessore al turismo della Regione Ligura, tra le più attive nella difesa degli stabilimenti balneari dalla minaccia di evidenza pubblica imposta dall’Unione Europea.
Le Regioni non accettano che il turismo balneare vada in mano alle multinazionali, le uniche con la forza necessaria per mettere le mani su questo ghiotto bottino. In questo senso è andato l’incontro tra Regioni, Province e Comuni tenutosi lo scorso 26 giugno per firmare un accordo unitario contro il governo Monti (vedi notizia), che aveva promesso un tavolo mai istituito e che, in base a voci di corridoio, pare stia legiferando sulle concessioni demaniali senza avere ascoltato il parere dei sindacati e degli enti locali.
Per questo Angelo Berlangeri è stato perentorio ieri a Bordighera: «Se il governo Monti procederà all’emanazione del decreto che fissa, in linea con la direttiva europea Bolkestein, i criteri per l’assegnazione delle spiagge senza chiedere alla Commissione Europea lo stralcio da detta direttiva delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico, tutte le Regioni sono pronte a bloccare il decreto governativo», ha detto l’assessore, che ha più volte chiesto al governo di attivarsi per ottenere la deroga (leggi le ultime dichiarazioni).
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