Apertura degli stabilimenti balneari entro e non oltre il 1° giugno, se le prescrizioni del comitato tecnico-scientifico lo consentiranno, e possibilità di elaborazione di specifici documenti di autoregolamentazione per ogni concessionario, in base alle singole caratteristiche strutturali e territoriali. Sono le due richieste principali presentate da Federbalneari Lazio durante l’incontro in videoconferenza che si è tenuto ieri pomeriggio tra l’assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio, Paolo Orneli, e le associazioni balneari laziali in vista della prossima ripartenza della stagione.
Durante l’incontro sono state esposte le necessità del comparto del turismo balneare del Lazio, in ragione della drammatica situazione che l’intero settore balneare sta vivendo a causa dell’emergenza coronavirus, e le proposte per garantire una ripartenza che non penalizzi ne gli imprenditori e ne gli utenti.
«Abbiamo chiesto all’assessore Orneli che, se le prescrizioni del comitato tecnico-scientifico lo consentiranno, venga assicurata l’apertura degli stabilimenti entro e non oltre il 1° giugno, termine oltre il quale gli imprenditori balneari saranno costretti a fare purtroppo diverse valutazioni», dichiara Marco Maurelli, coordinatore di Federbalneari Lazio. «I concessionari si trovano a dover affrontare una situazione economica senza precedenti: basti pensare che ciascuna di loro si troverà a subire perdite pari al 60% e a dover sostenere un costo di circa 12 mila euro per l’attuazione delle misure anti-covid, per cui non è possibile ipotizzare di rimandare ulteriormente. Inoltre abbiamo chiesto che, all’interno di quelle che saranno le linee guida del governo, ogni struttura possa elaborare un proprio documento di autoregolamentazione. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile affrontare le tante differenze, strutturali e territoriali, che caratterizzano il turismo balneare nel Lazio. La situazione del litorale pontino è per esempio estremamente differente da quella del litorale romano ed è necessario garantire a ciascuna realtà la possibilità di salvaguardare la loro specificità, anche a livello nazionale».
Tra le altre richieste avanzate da Federbalneari Lazio alla Regione Lazio ci sono quelle di farsi promotrice presso il governo affinché sia data immediata conferma della durata delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033 senza che vi sia alcuna interpretazione da parte degli enti concedenti; e che siano sospesi gli aspetti legati all’alta valenza turistica dei territori, una grande criticità di Roma e di altri comuni del Lazio, considerato che non è più possibile far riferimento ai precedenti parametri turistici. Sempre alla Regione, Federbalneari ha chiesto che sia data immediata attuazione dei Pua già adottati dai Comuni. Per quanto riguarda invece le spiagge libere, Federbalneari chiede che sia mantenuto l’equilibrio con le concessioni pari al 50% anche nel Lazio e che siano tenute comunque aperte individuando un sistema che permetta di stabilire la densità di superficie al fine di scongiurare gli assembramenti ma garantire, al tempo stesso, la possibilità a tutti di andare al mare.
«La salubrità del mare, anche rispetto all’emergenza coronavirus, è stata riconosciuta da diversi studi epidemiologici, per cui è fondamentale garantire la possibilità a tutti di usufruirne senza però andare ad aggravare la tragica situazione economica in cui si trovano gli operatori. Abbiamo accolto, quindi, con soddisfazione questo incontro di ascolto della Regione e attendiamo le linee guida del governo» conclude Maurelli.
Il comunicato dell’assessore Orneli
«Ho incontrato i rappresentanti delle associazioni dei balneari del Lazio per affrontare anche con loro il tema delle linee guida che vogliamo stilare in vista di una ripresa della loro attività, che speriamo prossima. Un incontro che fa seguito e integra quello di lunedì scorso con i rappresentanti dei Comuni del litorale, delle prefetture di Latina, Viterbo e Roma e del Comando Regionale della Guardia Costiera. Il vademecum che vogliamo mettere a punto assieme ai gestori degli stabilimenti balneari e agli operatori delle spiagge libere con servizi dovrà essere chiaro e semplice, con poche essenziali disposizioni che siano utili a garantire la sicurezza degli operatori e della clientela, e permettano a tutti di cominciare a pensare con serenità a una frequentazione delle spiagge la prossima estate. Sarà uno strumento importante per farci trovare pronti nel momento in cui ci sarà il via libera per poter tornare al mare. Abbiamo chiesto a tutti di mandare i loro contributi e le loro proposte che analizzeremo con attenzione, confrontandole anche con le soluzioni adottate in altre Regioni in modo da identificare regole ottimali, pur restando sempre in linea con quanto verrà deciso a livello nazionale. Punto di partenza saranno comunque i contenuti fissati nel documento “Ripartire sicuri” presentato dal governatore Zingaretti, che prevede accessi limitati, segnaletica sui comportamenti da adottare, limiti di spazio per i clienti e gli operatori, distributori di gel igienizzante, norme per l’igienizzazione, distanziamento di ombrelloni e lettini». Così in un comunicato l’assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Lazio Paolo Orneli.
«Desidero ringraziare tutti i partecipanti per lo spirito costruttivo che hanno manifestato e per la loro volontà di collaborazione», conclude Orneli. «È l’approccio giusto per riuscire a trovare soluzioni adeguate alle sfide cui ci ha messo di fronte questa epidemia. La settimana prossima, quando avremo potuto mettere a sistema i contributi ricevuti torneremo a incontrare operatori e Comuni del litorale per un secondo passaggio sulle regole di fruizione delle spiagge in concessione e di quelle libere».
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