«Com’è noto, le linee guida della riforma delle concessioni balneari sono pronte, ma ci sono ancora delle mozioni da discutere. E mi auguro che vengano calendarizzate dal 7 giugno in avanti, perché sono convinto che non si debba fare campagna elettorale sulla pelle dei balneari». Lo ha detto il ministro agli affari regionali Enrico Costa (nella foto), intervenuto ieri sera a Pescara a una serata organizzata per discutere sull’imminente legge di riordino delle spiagge.
Oltre a questa dichiarazione, Costa ha più o meno ribadito quanto già detto la scorsa settimana a Rimini, intervenendo a un altro incontro sullo stesso tema (vedi notizia). Il ministro ha infatti ricordato che il governo vuole «mettere mano a una disciplina complessiva di riordino che da molti anni manca. È fondamentale affermare alcuni principi essenziali, come quello di rispettare la professionalità, l’esperienza e le imprese, perché dietro ogni impresa ci sono delle scelte familiari, dei percorsi, delle valorizzazioni che è giusto non disperdere. E, per avviare questa disciplina di riordino, che non è una cosa così automatica e così semplice, riteniamo sia necessario un adeguato periodo transitorio».
A chi gli ha chiesto la possibile durata del periodo transitorio, Costa ha ancora detto di non voler «parlare di numeri», ma di intervenire «soprattutto sui principi. I numeri poi verranno e dovranno essere declinati in una fase successiva».
«Stiamo mettendo giù i principi fondamentali – ha proseguito il ministro -, abbiamo praticamente concluso il nostro percorso interno e chiaramente poi affronteremo il percorso normativo. Ho voluto condividere i principi ai quali ancorare il riordino, e ora dobbiamo portare a casa un risultato, che è quello di tutelare gli sforzi che avete fatto. L’obiettivo è di non far tirare una riga sui vostri sforzi e i vostri sacrifici, e questo va fatto con forza e intelligenza».
Costa ha infine chiesto alla categoria di andare avanti in maniera «compatta», accennando alle divisioni in corso tra le diverse sigle sindacali.
fonte: Agi
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