L’estate non significa solo mare, abbronzatura e relax, ma anche divieti: sono infatti molte le amministrazioni comunali che, nelle loro ordinanze balneari, emanano severe norme di comportamento che, talvolta, risultano piuttosto originali. Quest’anno ci siamo divertiti a raccogliere i più curiosi, dal divieto di asciugamani a Stintino all’alcol bandito in Salento.
A Stintino si va in spiaggia senza teli
Il Comune di Stintino, in Sardegna, ha varato un regolamento in otto punti per salvare La Pelosa, una delle spiagge più belle del Mediterraneo. L’ordinanza prevede, tra l’altro, il divieto di posare teli sulla sabbia e l’obbligo per i turisti di sciacquarsi i piedi nelle apposite postazioni all’uscita delle passerelle, il tutto per evitare l’asportazione della sabbia in una spiaggia a rischio scomparsa. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 25 a 3000.
Ti porti il cibo da casa? Non puoi mangiarlo in cabina
Lo scorso anno la sindaca di Roma Virginia Raggi aveva firmato un’ordinanza per le spiagge del litorale che prevedeva limitazioni ai bagnanti che si portavano da mangiare da casa. Quest’anno invece la prima cittadina ha cambiato idea: l’ordinanza 2018 prevede la possibilità di mangiare sulla spiaggia anche cibi propri, ma col divieto assoluto di consumare i pasti nelle cabine degli stabilimenti balneari.
Nel Lido di Venezia non si può giocare a palla
La recente ordinanza comunale numero 277 del Comune di Venezia ha stabilito delle restrittive regole da seguire nelle spiagge del Lido: sull’arenile non si può fare alcun gioco con la palla, salvo nelle apposite aree gioco degli stabilimenti balneari. Sono inoltre vietati i tuffi da tutte le dighe e dai pennelli a mare, nonché la pesca e la pubblicità con il sorvolo di aerei o elicotteri sopra le spiagge. Limiti anche alla musica, assolutamente vietata tra le ore 13 e le 16.
Vietato fumare in spiaggia
Sono diverse le località balneari che hanno introdotto negli scorsi anni il divieto alle sigarette in riva al mare, ma il Comune di Cabras (Oristano) si distingue per la particolare severità delle norme: l’ordinanza dell’amministrazione locale bandisce infatti le sigarette fino al 2021, con multe fino a 500 euro per i trasgressori.
La spiaggia con il divieto di fumo più esteso rimane però quella di Bibione in Veneto, dove il progetto “Respira il mare” – nato nel 2011 in via sperimentale – è stato quest’anno esteso a tutti gli stabilimenti balneari lungo gli otto chilometri di litorale in capo all’amministrazione comunale, creando una vera e propria “smoke free beach“.
Guerra alla plastica nelle Isole Tremiti
Un’ordinanza del sindaco delle Tremiti, firmata alcune settimane fa, ha stabilito che nelle località e nelle spiagge dell’arcipelago sono vietate tutte le stoviglie in plastica: niente piatti per i picnic, bicchieri, coltelli, forchette e contenitori monouso. Al loro posto sono ammessi soltanto i materiali biodegradabili. E per chi non si adegua, sono previste sanzioni dai 50 ai 500 euro.
“No alcol sulle spiagge”: la campagna in Salento
In questo caso non si tratta di un divieto, ma di un’esplicità raccomandazione: l’associazione Federbalneari Salento ha infatti lanciato nei giorni scorsi la campagna “No alcol sulle spiagge”, che incentiva il consumo di cocktail analcolici e un intrattenimento all’insegna della sobrietà.
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