Puntare sull’innovazione e sul web per proporre un’offerta di turismo integrato costiero nel litorale nord del Lazio che comprenda enogastronomia, ricettività, ambiente, archeologia, mare e cultura. È questo il tema dell’iniziativa “Borghi Marinari di Roma: la tua vacanza dove il mare incontra la storia”, promossa da Arsial e presentata lo scorso mercoledì a Roma. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la rete d’impresa dei “Borghi Marinari di Roma” nata un anno fa, vuole presentare e costruire, attraverso una pianificazione verticale, una proposta di vacanza integrata che armonizzi e valorizzi i 150 km di costa laziale, mettendo a sistema imprese turistiche, balneari e culturali, ristoranti, alberghi e selezionati produttori di eccellenze agroalimentari. La rete d’impresa dei Borghi Marinari di Roma (Ribomar) attualmente raccoglie l’adesione di 59 imprese turistiche che operano su 5 Comuni del litorale nord del Lazio: Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia, Tarquinia, Montalto di Castro. Il Comune di Ladispoli è il capofila del programma di rete.
«Patrocinata dall’Assessorato per lo sviluppo economico della Regione Lazio, l’iniziativa intende realizzare un modello di sviluppo strategico del territorio costiero, al fine di valorizzare la risorsa costituita dal mare e dalla costa, garantire l’ampliamento e la riqualificazione delle strutture turistico-ricettive e migliorare l’offerta turistica», spiega una nota dei Borghi Marinari. «L’obiettivo fondamentale è quello di creare un vero e proprio sistema integrato costiero capace di portare ricchezza, valorizzazione, formazione manageriale specializzata e turismo, preservando le bellezze ambientali e paesaggistiche del litorale e il suo vasto patrimonio di attrattori naturali e storico culturali».
Il programma di rete prevede una serie di azioni strategiche e operative tra cui la piattaforma digitale e app dei “Borghi Marinari di Roma”, basata sul sistema YourBeach e presentata nel corso dell’evento. «La piattaforma – ha spiegato Massimo Castellano, presidente della rete d’imprese dei Borghi Marinari di Roma – punta su tre cardini di sviluppo fondamentali: l’innovazione, l’integrazione e l’internazionalizzazione. Grazie a questi strumenti, infatti, gli utenti potranno scegliere un itinerario, attraverso la visualizzazione completa dell’offerta in cui tutto è integrato: la parte paesaggistica, la parte museale, la ricettività e il settore enogastronomico. La messa a sistema dell’intero comparto turistico territoriale è un segnale forte che va a diretto sostegno dell’utente e che ci offre la possibilità di esportare questo modello su altri mercati, con l’obiettivo finale di portare i Comuni dei Borghi marinari di Roma alla Fiera internazionale del turismo di Miami».
La rete sta inoltre realizzando un progetto, in stretta collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e la startup innovativa Sara Envimob, coordinato dal prof. Armando Montanari per specializzare azioni territoriali e favorire l’individuazione di un’offerta che potrà essere efficacemente promossa anche attraverso le eccellenze agroalimentari del territorio e l’azione coordinata dei produttori laziali.
Un’altra frontiera esplorata dal programma di rete è quella dell’internazionalizzazione, che sarà perseguita attraverso una serie di azioni che interessano il versante del marketing territoriale, della formazione specializzata, della promozione organizzata dei prodotti e servizi su mercati target, identificati in modo scientifico dallo studio del territorio e sviluppati grazie alla collaborazione con il partner specializzato High Quality Italy.
All’appuntamento di presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia Francesco Maria Di Majo, il presidente di Arsial Antonio Rosati, il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci, il vicesindaco di Ladispoli Pierpaolo Perretta, la rappresentante del Comune di Santa Marinella Paola Fratarcangeli e l’assessore del Comune di Civitavecchia Alessandro Ceccarelli.
«Turismo, cultura e cibo è un triangolo virtuoso che io chiamo economia della bellezza – ha detto il presidente di Arsial, Antonio Rosati – c’è una grande domanda di prodotti italiani e dobbiamo essere bravi a promuoverli in modo adeguato. Cooperare per competere, come fanno i Borghi marinari di Roma, è la strada giusta per un turismo che porta a Roma, ma non solo. Per farlo, però, è necessario fare sistema e gioco di squadra».
Il presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Francesco Maria Di Majo, ha promosso il lavoro di Confimprese Italia Turismo, sottolineando come questo vada nella giusta direzione del consolidamento del processo di Zona di Libero Scambio (ZLS) a cui la rete ha lavorato insieme alla Regione Lazio, e grazie alla quale tutte le imprese, e in particolar modo quelle del turismo, potranno beneficiare di semplificazioni procedurali e di altri vantaggi, avendo il porto come baricentro di questo sistema turistico integrato.
«È importante ribadire, anche in questa sede, l’importanza strategica che riveste la ZLS per l’intero territorio – ha spiegato Marco Maurelli, delegato al turismo dell’ufficio di presidenza Confimprese Italia – per questo, come Confimprese vogliamo fare un grande plauso alla rete e un ringraziamento all’Arsial, e confermare che sosterremo questa azione verso il governo, affinché approvi la configurazione della ZLS e del suo piano di sviluppo, per puntare sulla riorganizzazione del comparto turismo e arrivare alla creazione del “Polo delle reti del turismo italiano” partendo dal litorale nord, ed esportando questo modello in Italia».
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