Attualità Sib-Confcommercio

Governo ritira impugnativa contro leggi regionali. Ma non riguarda i balneari

La denuncia del Sib: ''Il consiglio dei ministri ha impedito alla Corte costituzionale di esprimersi sulla legittimità di altri provvedimenti, tranne che quello della Regione Liguria'' che proroga le concessioni di 30 anni.

«Nell’ultimo consiglio dei ministri il governo ha rinunciato all’impugnativa di una legge regionale, ma purtroppo non è quella alle leggi liguri che riguardano i balneari». Lo rende noto il Sindacato italiano balneari – Confcommercio, aggiornando la categoria sulla richiesta più volte avanzata dall’associazione affinché il governo Conte ritiri il ricorso in Corte costituzionale contro i due provvedimenti della Regione Liguria che, tra l’altro, estendono le attuali concessioni di trent’anni. Secondo il Sib, il ritiro dell’impugnativa sarebbe un gesto concreto di supporto a favore degli imprenditori balneari che da anni si oppongono alla direttiva europea Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi.

«Il consiglio dei ministri del 15 ottobre scorso – spiega Antonio Capacchione, presidente Sib – “ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Campania n. 23 del 30 maggio 2018” davanti alla Corte costituzionale. Analogamente il precedente consiglio dei ministri del 4 ottobre 2018 aveva “deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Lombardia n. 34 del 29 dicembre 2016”. E anche il consiglio dei ministri dell’11 luglio 2018 aveva “deliberato la rinuncia parziale all’impugnativa della legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 10 del 23 ottobre 2014”. E si potrebbe continuare».

«In tutti questi casi – denuncia Capacchione – l’attuale governo ha rinunciato all’impugnativa di leggi regionali davanti alla Corte costituzionale, impedendo alla stessa di pronunciarsi sulla loro legittimità. Ma purtroppo non si tratta di leggi regionali che riguardano gli imprenditori balneari. Le uniche due leggi regionali sulle quali la Consulta deve ancora pronunciarsi sono quelle della Regione Liguria del 10 novembre 2017 per la tutela delle aziende balneari operanti in quella regione: la n. 25 sulla “Qualificazione e tutela dell’impresa balneare” e la n. 26 sulla “Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative”, entrambe impugnate dal precedente governo in data 12 gennaio 2018. La Corte costituzionale ha fissato l’udienza per il 6 novembre sulla legge regionale n. 25 e per il 20 novembre sulla n. 26».

«Si ricorderà che il 2 luglio scorso – ricorda il presidente del Sib – la nostra organizzazione ha inviato la formale richiesta al governo di rinunciare all’impugnativa davanti alla Corte costituzionale e trasformare in nazionali le due leggi che la Regione Liguria ha emanato a tutela dei balneari liguri. Sono chiare e limpide le dichiarazioni rese a Rimini la scorsa settimana: nessuna polemica con l’attuale governo che si dichiara ripetutamente e autorevolmente a favore della soluzione della questione balneare. Ribadiamo che stiamo lavorando al suo fianco e continueremo a farlo affinchè questo avvenga. Non possiamo fare altro che confermare: dopo otto anni di promesse non mantenute, è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Dopo ben cinque governi la nostra organizzazione valuta il comportamento delle forze politiche non tanto da quel che si dice, quanto per quello che si fa».

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Sib Confcommercio

Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
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