Toscana

Gli stabilimenti balneari diventano centri benessere contro i massaggi abusivi

Una legge regionale intende dare una svolta al mercato illegale e garantire nuovi profitti agli imprenditori di spiaggia.

Gli stabilimenti balneari si trasformano per legge in centri benessere al fine di contrastare i massaggiatori abusivi in riva al mare. Lo propone una legge ideata dal sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, già avanzata in Consiglio delle autonomie locali e presentata all’Anci regionale della Toscana, da dove è stata inoltrata al Consiglio della Regione Toscana per l’approvazione definitiva.

La mozione prevede che gli stabilimenti balneari possano svolgere anche attività di centro benessere e realizzare degli spazi dove poter offrire massaggi curativi, eseguiti da professionisti autorizzati e qualificati. «Se è vero che i controlli serrati sul litorale durante l’estate aiutano a scongiurare il proliferare dei venditori abusivi – spiega Buratti – è altrettanto vero che offrire un’alternativa lecita a un’attività illegale e addirittura dannosa per la salute, come i massaggi delle cinesi, è senza dubbio un buon deterrente. Non si è ancora riusciti ad arginare questo fenomeno, seppure con una norma nazionale di divieto, perché, a differenza dell’acquisto di merce contraffatta, dove si può sanzionare l’acquirente, in questo caso sono passibili di multa solo coloro che fanno i massaggi, ma non chi li riceve. E dal momento che le operatrici sono tutte cinesi, si può facilmente capire come le multe siano di difficile applicazione».

Prosegue Buratti: «Tra l’altro, questi massaggi vengono eseguiti sui lettini, senza alcuna garanzia di igiene». Ma essendo la richiesta di massaggi sulla spiaggia un’esigenza di tanti turisti, che può rappresentare un’ulteriore occasione di profitto per gli imprenditori balneari, ecco che arriva la proposta di legge di Buratti: «Per rispondere alla richiesta di massaggi sulla spiaggia che, vista la numerosa presenza di persone offerenti, è assai consistente, occorre mettere in condizione gli stabilimenti balneari di svolgere questo servizio nella legalità. La scorsa estate, infatti, quando ho preso parte a diversi controlli sulla spiaggia insieme agli agenti di polizia municipale e alla Capitaneria di porto, sono state numerose le richieste per questo tipo di servizio. Segno evidente che il mercato è ricettivo. Inoltre, i terapisti qualificati e legalizzati, a disposizione della clientela per massaggi curativi o rilassanti, potranno evitare anche l’evasione tributaria, dato che gli stabilimenti garantiranno servizi con compensi legali. Non da ultimo, le prestazioni cosi regolamentate scoraggeranno eventuali organizzazioni criminali che sono dietro a questa fruttifera attività».

«Attendiamo perciò l’approvazione definitiva della mia proposta da parte del Consiglio Regionale della Toscana per dare una svolta definitiva a questo fenomeno», conclude il sindaco.

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