Una delegazione di Fratelli d’Italia ha incontrato ieri mattina, in modalità online, i rappresentanti di tutte le dieci associazioni di categoria degli imprenditori balneari. Per conto del partito erano presenti i capigruppo alla Camera Tommaso Foti e al Senato Lucio Malan, il deputato Riccardo Zucconi e l’europarlamentare Carlo Fidanza.
Durante l’incontro, i parlamentari di Fratelli d’Italia hanno ribadito la necessità di scegliere una delle due strade già delineate il mese scorso dal ministro agli affari europei Raffaele Fitto: sostenere la proroga di un anno delle concessioni (proposta da un emendamento al decreto milleproroghe al fine di effettuare la mappatura del demanio marittimo) oppure il rinvio di tre mesi della delega per attuare la legge sulla concorrenza approvata dal precedente governo di Mario Draghi (al fine di disciplinare subito le riassegnazioni delle concessioni tramite procedure selettive). Le associazioni di categoria hanno ribadito le preferenze già espresse al ministro Fitto.
L’impressione è che Fratelli d’Italia stia cercando di prendere tempo e di spostare l’attenzione su una questione che sta mettendo in profondo imbarazzo il partito. Nessuna delle due strade proposte, infatti, contempla l’esclusione dalle gare promessa a gran voce dalla leader Giorgia Meloni quando si trovava ai banchi dell’opposizione, grazie alla quale ha ottenuto il voto di migliaia di imprenditori del settore; e oltretutto il governo ha già dato segnali eloquenti sulla sua intenzione di disciplinare le procedure selettive. Ma c’è di più. Gli emendamenti al vaglio delle forze politiche saranno discussi questa settimana nelle commissioni parlamentari, ma è già noto che tutto sarà deciso dal maxiemendamento del governo, che con tutta probabilità sarà varato lunedì prossimo dal consiglio dei ministri. La priorità dell’esecutivo sembra infatti quella di attendere le elezioni regionali di domenica prossima in Lombardia e Lazio, al fine di non prendere decisioni potenzialmente impopolari; soprattutto nella regione della capitale, dove l’opinione pubblica è particolarmente sensibile al tema delle concessioni balneari. Per questo, si è trattato solo di un incontro interlocutorio e privo di contenuti concreti, che arriveranno solo una volta che il governo si assumerà la responsabilità di scoprire le carte.
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