«Dopo la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni politiche ci assumiamo l’impegno di mandare in soffitta la banale applicazione della direttiva Bolkestein sui nostri ambulanti e balneari». Lo ha annunciato il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, presentando alla stampa la mozione in votazione oggi in cui si chiede al governo di adeguare l’applicazione della direttiva sui servizi del mercato interno alle imprese del commercio al dettaglio su aree pubbliche e quelle balneari.
«Questo voto d’aula – aggiunge Brunetta – è l’ennesimo passaggio di una battaglia che Forza Italia porta avanti da anni a difesa di due categorie molto importanti per l’economia italiana, colpite da una direttiva che applicata in modo sordo e cieco non riconosce la nostra storia, la nostra cultura e i nostri diritti. Non agire, come sinora ha fatto il governo, è una stupidaggine autolesionista».
La mozione presentata da Forza Italia vorrebbe impegnare il governo «ad assumere iniziative per ottenere, nell’ambito della direttiva Bolkestein, una deroga in favore delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, in modo da escluderle dall’applicazione della direttiva 2006/123/CE, anche alla luce del fatto che tali concessioni si configurino più come “beni” che come “servizi”». Il testo integrale della mozione è scaricabile dal sito di Forza Italia, cliccando qui.
A illustrare i contenuti alla conferenza di stamane c’erano anche la vicecapogruppo alla Camera Maria Stella Gelmini, il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri e la deputata Deborah Bergamini. Il video integrale della conferenza stampa è disponibile cliccando qui (durata: 30 minuti).
Così la Gelmini ha illustrato gli intenti della mozione: «Occorre difendere il settore balneare dal rischio che sia fagocitato dalle multinazionali e garantire agli attuali operatori del settore del commercio ambulante e a coloro i quali intendono intraprendere tale attività il sostentamento per le loro famiglie. Per queste ragioni, come Forza Italia abbiamo deciso di presentare una mozione sulla Bolkestein per ribadire il nostro “no” all’applicazione della direttiva europea per balneari e ambulanti, che rischia di danneggiare importanti segmenti dell’economia italiana. In Italia il settore dell’attività turistico-balneare conta oltre 30mila imprese con circa 300mila persone occupate, alle quali vanno aggiunti gli occupati dell’indotto, ovvero degli esercizi pubblici e commerciali che vivono a stretto contatto con gli stabilimenti balneari. In sostanza, si tratta di imprese di tipo familiare, che hanno effettuato notevoli investimenti economici al fine di migliorare i servizi offerti e portare l’accoglienza turistica italiana a livelli di eccellenza. In una fase storica caratterizzata da un alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, non possiamo far finta di niente e permettere all’Ue di ignorare la specificità del caso italiano».
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