«Caro Walter, è un po’ di tempo che non ci sentiamo, ma resto meravigliato di alcune tue recenti dichiarazioni, seppur maliziosamente provocatorie, ma che celano alcuni verità, soprattutto quando affermi che nessuna rappresentanza di categoria ha una proposta di legge pronta sulla revisione dei canoni». Lo scrive il presidente di Federbalneari Italia Renato Papagni in una lettera aperta rivolta a Walter Galli, responsabile del Coordinamento concessionari pertinenziali italiani.
«Mi piacerebbe ricordare a tutta la comunità balneare che anche la mia concessione rientra nella casistica dei pertinenziali, e solo sul litorale romano si contano almeno un’altra ventina di casi», prosegue Papagni. «Per cui comprendo tutto il disappunto che si sta vivendo per la mancanza di un provvedimento risolutivo, e in merito alla questione del pregresso, rammento che sono stato l’unico a portare all’attenzione del sottosegretario Pier Paolo Baretta l’inadeguatezza della legge 147/2013, nel merito di come l’applicazione dell’articolo 732 avesse generato gravi problemi di applicazione con gli enti territoriali (leggi la lettera a Baretta del 9 ottobre 2014)».
Continua il presidente di Federbalneari: «Ho sempre fatto presente all’ultimo governo di come i pertinenziali ricevessero canoni determinati con valori illegittimi ed esagerati e di come il provvedimento voluto fortemente dall’on. Sergio Pizzolante in realtà non risolvesse il pregresso, andando anzi ad avvantaggiare, con la formula del condono, coloro che non avevano correttamente pagato gli ordini di introito, e penalizzando chi invece ha fatto il proprio dovere, magari rivolgendosi agli istituti di credito o ipotecando casa».
«E ora un dato di fatto», conclude Papagni. «Federbalneari ha presentato una proposta di legge nel luglio del 2012, ancora registrata agli atti della Camera dei deputati e firmata dall’on. Silvano Moffa (leggi la proposta), che già risolveva al tempo i pertinenziali. Di recente, infine, è stata riproposto alla presidenza del consiglio una nuova iniziativa di Federbalneari che contiene l’abolizione dei valori Omi in favore di un sistema di calcolo al metro quadro, che eviterà, appunto, situazioni spropositate come quelle dei pertinenziali (leggi la lettera). Secondo il Ministero dell’economia e delle finanze, il nuovo sistema di calcolo porterà a un aumento certo del gettito di circa 100 milioni, che potrebbero essere reinvestiti in sistemi di aiuti finanziari attraverso la Cassa depositi e prestiti, da erogare come incentivi agli imprenditori balneari che realizzeranno nuovi investimenti. Questa era la situazione, almeno prima del referendum costituzionale. A dimostrazione che forse sono governi, e non le rappresentanze di categoria, a dare instabilità al settore balneare».
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