Il Comune di Taggia ha deciso di affidarsi agli avvocati per gestire l’estensione delle concessioni balneari al 2033, dopo che il dirigente dell’ufficio demanio ha deciso di non applicare la legge 145/2018. La località ligure si aggiunge così alle tante amministrazioni comunali che stanno avendo problemi con i funzionari, timorosi di applicare una norma ritenuta in contrasto col diritto europeo. In realtà i dirigenti comunali rischiano delle conseguenze legali anche a non applicare una legge italiana; tuttavia la lettera di messa in mora inviata nei giorni scorsi dalla Commissione europea ha paralizzato i tanti funzionari ancora indecisi.
È stato lo stesso sindaco di Taggia Mario Conio ad annunciare in consiglio comunale la scelta di affiancare un legale a supporto dell’ufficio demanio: «Ci troviamo ad affrontare una situazione complessa e grottesca nel suo insieme – ha detto il sindaco – che sta mettendo in enorme difficoltà migliaia di famiglie, stante l’incertezza che si è venuta a generare in merito all’estensione delle concessioni balneari». I funzionari, infatti, si trovano tra due fuochi: da un lato sarebbero tenuti ad applicare la legge italiana (pena il reato di omissione d’atti d’ufficio); dall’altra parte temono di trovarsi in futuro a rispondere davanti alla Corte dei conti per avere applicato una norma in contrasto col diritto europeo.
«Una situazione controversa e contraddittoria – ha commentato il sindaco Conio – che ha portato l’ufficio demanio a ritenere necessario il coinvolgimento di un legale per fare gli approfondimenti necessari al fine di cogliere a fondo il percorso più corretto da concedere su questa estensione».
«Il termine del 31 dicembre 2020 è perentorio», ha però assicurato il primo cittadino, riferendosi all’imminente scadenza delle concessioni balneari, se non verranno ufficialmente estese al 2033. «Vogliamo infatti affidare l’incarico a un legale che sappia affiancare l’ufficio demanio nella gestione di questa pratica complessa con tempi di risposta certi. Siamo agli sgoccioli e purtroppo si è generata una situazione drammatica, perché tutto il comparto balneare si trova in una situazione di totale precarietà. Sul nostro territorio è un comparto significativo in termini occupazionali, di servizio turistico e per garantire un bene pubblico primario, come la fruizione del nostro litorale. Auspico che si possa presto giungere a una seria conclusione di questa vicenda. Quanto accaduto crea situazione di incertezza che, nel momento del Covid, sta creando totale sconcerto e preoccupazione in migliaia di persone».
Nei prossimi giorni, il sindaco incontrerà gli imprenditori balneari di Arma di Taggia per valutare le ultime novità in merito.
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