Attualità

Cna Balneatori ribadisce la strategia contro le aste

Oggi all'assemblea sindacale sono stati approvati i punti fermi da non abbandonare in fase di trattativa col governo.

di Alex Giuzio

CARRARA – «Non cederemo di un millimetro finché non avremo ottenuto la totale esclusione dalle evidenze pubbliche per le imprese balneari». Così Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di Cna Balneatori, ha inaugurato l’assemblea sindacale tenutasi oggi pomeriggio alla fiera Balnearia davanti a un folto numero di imprenditori.

«"No alle aste" non è uno slogan – ha precisato Tomei – bensì il nostro pensiero che portiamo avanti da anni per salvare trentamila aziende a conduzione familiare». Il coordinatore di Cna Balneatori ha poi riepilogato gli importanti avvenimenti accaduti negli ultimi giorni: «Le conclusioni dell’avvocatura della Corte di giustizia europea, anche se ce le aspettavamo, ci hanno lasciato di stucco: vogliono toglierci persino la proroga al 2020, che abbiamo conquistato con tanta fatica». E per quanto riguarda il governo italiano, «chiederemo un incontro al ministro Costa solo dopo che l’assemblea avrà deciso la linea da presentare». Una linea che intende continuare a dimostrare, ha proposto Tomei, «che il bene spiaggia non è limitato e quindi non può essere messo a bando».

Infine, un attacco agli altri sindacati con cui si è rotta l’unitarietà: «Non ci sto a impostare una trattativa al ribasso come stanno facendo le altre associazioni – ha detto il coordinatore Cna Balneatori – perché sappiamo che questo ci porterà inevitabilmente alle evidenze pubbliche. Se sarà necessario, indiremo una manifestazione nazionale di protesta per conto nostro».

Presente tra i relatori anche la senatrice del Pd Manuela Granaiola, che ha invitato a ritrovare l’unità e che ha presentato un nuovo disegno di legge sulle concessioni balneari. «Lo depositerò domani in Senato – ha annunciato la Granaiola – con l’intento di dare finalmente il via a una riforma basata sul meccanismo del doppio binario: lungo periodo transitorio per le attuali imprese e immediate evidenze pubbliche solo per le nuove concessioni».

All’assemblea hanno preso parte anche Gabriele Lami (Anci Toscana), che ha illustrato le recenti linee guida approvate dalla Regione Toscana per la procedura di atto formale, e gli avvocati Roberto Righi ed Ettore Nesi che hanno analizzato le conclusioni dell’avvocatura della Corte Ue. «L’Unione europea sta sovrastando i governi nazionali – ha commentato Righi – e questo viene percepito da molti come un meccanismo poco democratico. Sarà per questo che a maggio la Gran Bretagna voterà l’uscita dall’Ue. L’adesione alla comunità europea è stata disastrosa per il nostro paese, e lo dimostra anche la vicenda delle concessioni balneari».

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