Uscire immediatamente dalla procedura d’infrazione aperta dall’Unione europea. Approvare una legge-quadro che tuteli le esigenze della categoria. Mettere a punto una norma transitoria che rinvii a dopo il 2015 le scadenze delle attuali concessioni demaniali marittime, perché in gioco c’è la sopravvivenza di tante micro-imprese. Sono i punti dell’intesa raggiunta venerdì scorso a Roma, durante la riunione convocata dal coordinatore nazionale delle Regioni per il turismo, l’assessore abruzzese Mauro Di Dalmazio, da tutte le associazioni nazionali del settore dei balneatori: Cna Balneatori, Assobalneatori Confindustria, Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti e Oasi Confartigianato. Secondo il Coordinatore nazionale della CNA balneatori, Cristiano Tomei, presente al vertice di ieri, «occorre spostare a dopo il 2015 la scadenza delle attuali concessioni demaniali marittime. Gli impegni finanziari già assunti dalla categoria, riponendo fiducia nell’automaticità del rinnovo delle concessioni, vanno ben oltre quella data, che fissa invece la scadenza delle attuali concessioni. Decine di migliaia di figure professionali qualificate impiegate all’interno delle piccole e medie imprese turistico-balneari rischiano di non trovare più risposte occupazionali, per via di una contrazione economica dell’intero settore». «La paura diffusa di vedere trascinare sul lastrico se stessi e le proprie famiglie – aggiunge – è elevata. Bisogna tracciare una strada chiara perché le imprese possano tornare a lavorare sulla base di norme certe che tutelino gli investimenti già effettuati e realizzati per garantirsi un futuro che va ben oltre il 2015». Le sigle sindacali nazionali hanno deciso di mettere a punto, nel breve volgere di pochi giorni, un nuovo documento unitario, che sarà l’unica base di confronto condivisa per confermare il forte senso unitario nazionale della categoria: «Obiettivo comune – spiega ancora Tomei – è arrivare entro dicembre di quest’anno, ovvero la data fissata dall’Osservatorio europeo per l’applicazione della cosiddetta "Direttiva Bolkenstein" per la sua applicazione, a un quadro normativo che tiri definitivamente fuori il settore da questo quadro di incertezze, e soprattutto dal rischio che le concessioni finiscano all’asta».
Nella foto: il coordinatore per le Regioni Di Dalmazio e il coordinatore nazionale CNA balneatori Tomei
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