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Cappelli: ‘Cosa aspetta il governo a farci conoscere il decreto legge?’

La risposta del presidente regionale Sib alle ultime dichiarazioni del ministro Gnudi

di Giancarlo Cappelli

Solo la notizia dello sciopero del 3 agosto, con la chiusura degli ombrelloni su tutte le coste balneari italiane, ha fatto dire al ministro al turismo Piero Gnudi, sulla stampa e sul Tg1 della Rai, che «i balneari scioperano su provvedimento che non conoscono». È vero, ma cosa aspetta il ministro Gnudi a comunicare alle categorie nazionali cosa contiene il provvedimento? Sono anni che aspettiamo, e nella riunione tenutasi a Roma tra i ministri Gnudi e Moavero Milanesi e i sindacati di categoria lo scorso 23 febbraio, ci siamo lasciati con la promessa di avere una risposta a breve termine, ma per avere una semplice comunicazione non ufficiale siamo stati costretti a proclamare uno sciopero generale dei balneari.

Il comunicato del Ministro Gnudi consiglia: «Prima di scioperare, aspetterei di vedere il provvedimento che il governo sta elaborando, e che tiene ben presente l’importanza che ha per il turismo l’industria balneare. Vogliamo fare un provvedimento che migliori l’offerta balneare e non la penalizzi, La strada imboccata salvaguarderà molto gli interessi di coloro che si occupano di industria balneare».

Riconferma di quanto ha detto, c’è la risposta data da Gnudi alla Camera dei Deputati a un’interrogazione durante il question time: «Il governo avrà cura di coinvolgere le commissioni parlamentari competenti, nonché le Regioni e gli enti locali e tutte le categorie interessate, il ministro ha quindi assicurato di avere ben chiaro le esigenze e le preoccupazioni degli operatori economici di questo delicato settore».
 
Sono parole che molte volte abbiamo ascoltato, ma passati anche i tempi supplementari una decisione andava presa. La nostra agitazione è stata decisa dai sindacati nazionali di categoria perché è dal 23 febbraio che non abbiamo più nessun dialogo con il governo, nonostante l’impegno preso dai Ministri a lavorare con le categorie alla stesura di un provvedimento per la disciplina delle concessioni.
 
A questo punto non ci resta che avviare una stagione di protesta per richiamare il Governo al rispetto degli impegni presi. Le organizzazioni di categoria chiedano all’esecutivo la riapertura del tavolo di confronto per redigere un documento condiviso, con le misure da mettere in campo per superare la condizione di difficoltà che sta paralizzando il settore balneare già fortemente provato dagli effetti della crisi.
 
Aspettiamo di conoscere quanto sostiene il ministro Gnudi, però l’esperienza ci insegna che sia opportuno proseguire con il nostro calendario di proteste, anche perché siamo in presenza di solo parole, e non ci possiamo accontentare delle parole. Per cui, manterremo ferma la volontà di reagire al colposo silenzio del Governo sulle richieste da noi avanzate in occasione dell’incontro del 23 febbraio 2012.
 
Giancarlo Cappelli (presidente Sib Emilia-Romagna)

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Sib Confcommercio

Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
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