È stata ritirata la proposta di legge della Regione Calabria con cui la giunta intendeva istituire le evidenze pubbliche delle concessioni balneari senza indennizzo, anticipando la norma nazionale a cui il governo sta lavorando (vedi notizia). A darne notizia è il consigliere di maggioranza Giuseppe Aieta (Pd), che recita in un comunicato diramato stamane: «La proposta di legge della giunta regionale n. 229/10, approvata con delibera n. 138 del 7 aprile 2017 e relativa alle imprese balneari, se da un lato avrebbe sbloccato positivamente l’attività concessoria nel caso di mancata approvazione del piano comunale della spiaggia da parte dei Comuni, dall’altro introduceva alcuni elementi che devono essere meglio approfonditi. Pertanto, d’intesa con l’assessore alla pianificazione e urbanistica Franco Rossi, il presidente della giunta regionale Mario Oliverio ha deciso di ritirare la delibera e rinviare a nuovo esame nell’interesse esclusivo della Calabria e dell’offerta turistica».
«È intenzione del presidente Oliverio – aggiunge Aieta – tutelare e rafforzare il ruolo delle imprese balneari proprio per il virtuoso esempio di qualità dell’offerta turistica che rappresentano. È per questo motivo che il presidente ha già convocato per i prossimi giorni le categorie dei balneari».
Esulta il consigliere di minoranza Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia), primo a lanciare l’allarme sulla legge, che in una nota attacca anche il responsabile di Cna Balneatori Calabria Massimo Nucera: «Il maldestro tentativo di tale Massimo Nucera, responsabile di Cna Balneatori (circa 4 iscritti), di difendere il disegno di legge regionale n. 229 che vuole letteralmente, e prima di ogni altra Regione d’Italia, applicare la direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali marittime calabresi, si è rivelato fallimentare». Nucera, sulle pagine di Mondo Balneare, aveva fatto alcune precisazioni positive in merito ai contenuti della proposta di legge calabrese (leggile qui).
«Il governatore Oliverio – prosegue Orsomarso – ha deciso, a seguito del nostro pronto intervento, di ritirare la delibera e approfondire la delicata questione con i diretti interessati, cioè gli imprenditori balneari. A questo punto non so a nome di quanti e di chi abbia parlato Massimo Nucera».
Secondo Orsomarso, «come accaduto anche sulla sanità e su tanti altri temi importanti, la giunta Oliverio procede purtroppo per approssimazione e navigando a vista, varando procedimenti di legge senza approfondirne i contenuti. Solo chi è cieco non vede purtroppo la grave fase di stallo determinata dalla guida regionale del centrosinistra calabrese. Aeroporti chiusi, turismo senza guida, sblocco del turnover in sanità bloccato da faide interne, leggi e bandi presentati e prontamente ritirati, agricoltura al collasso per come denunciato non solo da noi, ma anche da Coldiretti. Un fallimento totale che va assolutamente frenato prima del collasso»
«Per questo chiederò al presidente Irto – conclude il consigliere regionale – insieme agli altri colleghi di minoranza, di convocare una conferenza urgente dei capigruppo per ristabilire il valore della funzione legislativa e di controllo del consiglio regionale nella sua interezza per provare a frenare insieme, maggioranza e minoranza, questa azione approssimativa del governo regionale che lede la dignità dell’intero consiglio e della Calabria».
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