La Regione Basilicata comincia la legittimazione della proroga al 2020 delle concessioni demaniali marittime in regola e avvia l’adeguamento al Sistema informativo demanio.
La nuova delibera di giunta approvata martedì, su proposta dell’assessore al turismo e alle attività produttive Marcello Pittella, è fondata su due azioni di base: la ricognizione sul territorio delle concessioni demaniali marittime per verificare se esistono ancora i requisiti che hanno determinato il loro rilascio, e la conseguente presentazione di una documentazione all’ufficio regionale competente, in modo da inserire le nuove informazioni sulle concessioni nel Sistema informativo demanio il cui utilizzo, salvo proroghe, sarà obbligatorio dal 1° aprile.
Le concessioni che verranno confermate, perché in possesso di tutti i requisiti, verranno anche prorogate al 31 dicembre 2020, come ha disposto la legge n. 221 del 17 dicembre 2012. La nuova scadenza, afferma la delibera di giunta, riguarderà tutte le concessioni lucane aventi finalità turistico-ricreative, sportive, di approdi e di punti di ormeggio destinate alla nautica da riporto.
L’ufficio demanio marittimo della Regione Basilicata chiederà ai titolari delle concessioni di carattere stagionale e delle concessioni pluriennali la trasmissione di tutta la documentazione necessaria per informatizzare i dati attraverso il Sid, ovvero gli elaborati tecnici (grafici e descrittivi) che rappresentano nel dettaglio lo stato dei luoghi, le strutture e gli arredi situati sulla concessione. La mancata trasmissione di tale documentazione entro il 31 dicembre 2013 significherà una rinuncia alla proroga di validità della concessione. Tuttavia, tra i concessionari permangono dubbi poiché l’agenzia nazionale del demanio non ha ancora fornito le necessarie istruzioni per utilizzare al meglio il nuovo sistema.
Pittella intende utilizzare i nuovi dati per aggiornare le statistiche sul territorio demaniale marittimo lucano, ormai risalenti a parecchi anni fa. Spiega l’assessore: «Il provvedimento ci permetterà da una parte di ottenere una mappatura aggiornata del territorio, e dall’altra di applicare correttamente le regole anche nell’interesse degli imprenditori. Tutto ciò eviterà l’eventuale danneggiamento di spazi di interesse ambientale e le possibili speculazioni incontrollate sulle aree demaniali».
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