Dal governo è arrivata una risposta laconica e insoddisfacente all’interrogazione di Forza Italia che sollecitava un intervento sulle concessioni balneari. La replica è stata affidata al sottosegretario del Ministero delle infrastrutture Tullio Ferrante, dello stesso partito di Deborah Bergamini, prima firmataria dell’interrogazione presentata venerdì con urgenza. Nello specifico, l’interpellanza di Bergamini e colleghi chiedeva all’esecutivo di «emanare quanto prima disposizioni chiarificatrici riguardo le modalità applicative del complesso di norme, regole, sentenze che affastellano la questione delle concessioni balneari», in vista della scadenza fissata per il prossimo 31 dicembre.
Questa la risposta in aula fornita da Ferrante: «È stato istituito presso la presidenza del consiglio dei ministri un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime lacuali e fluviali, finalizzati, in particolare, alla definizione dei criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile. Il 5 ottobre 2023 si è svolta la quinta riunione del tavolo, che ha individuato nei metri quadrati (e non nel dato lineare) il criterio che più fedelmente rappresenta la fotografia della risorsa effettivamente libera o occupata. Sulla base dei dati disponibili ad oggi, il documento ha attestato che la quota di aree occupate equivale al 33% delle aree disponibili. Sul piano metodologico, il tavolo ha ribadito che la stima della scarsità della risorsa va effettuata tenendo conto del dato nazionale, secondo un approccio generale e astratto, proporzionato e non discriminatorio. A questa fase nazionale dovrà evidentemente seguire una ulteriore fase, finalizzata a valutare specifiche situazioni territoriali sulla base del completamento della mappatura della risorsa in collaborazione con gli enti territoriali. A tal fine, il tavolo tecnico ha segnalato la necessità di avvalersi dei raccordi connaturati al sistema delle conferenze tra i diversi livelli territoriali di governo e valutato l’opportunità di presentare gli esiti dei lavori del tavolo e i criteri suggeriti, in via preliminare, alla Commissione europea».
Così il presidente del Sindacato italiano balneari Antonio Capacchione ha commentato la risposta all’interrogazione di Forza Italia: «La risposta del governo all’interpellanza parlamentare urgente dell’onorevole Deborah Bergamini e altri ha sostanzialmente descritto l’attività del tavolo tecnico sul censimento della costa concedibile, presupposto per la corretta applicazione della direttiva Bolkestein. Ribadiamo il nostro apprezzamento per gli sforzi profusi con il tavolo tecnico e ci auguriamo che il governo, nell’interlocuzione con la Commissione europea, valorizzi adeguatamente il risultato registrato. Ma soprattutto, ci aspettiamo un’urgente iniziativa normativa del governo che recepisca i risultati e le indicazioni del tavolo tecnico e che metta in sicurezza, finalmente, il settore della balneazione attrezzata italiana».
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