La definizione agevolata del contenzioso pendente al 14 agosto 2020 e l’abrogazione dei valori Omi a partire dal gennaio 2021, decisi dal “decreto agosto”, sono indubbiamente atti di giustizia che restituiscono dignità e respiro alla categoria dei balneari pertinenziali; sempre qualora la stessa dovesse riuscire ad arrivare a gennaio, stante l’incognita della proroga dei titoli con cui paradossalmente, alla fine di un calvario lungo 13 anni, si trova a fare i conti insieme alle 30.000 imprese balneari italiane che per loro fortuna non hanno conosciuto i maxi canoni di mercato. Tuttavia per i pertinenziali resta ancora una zona grigia, ovvero il canone 2020 che molte amministrazioni italiane non avevano chiesto al momento dell’entrata in vigore della norma e che, comunque, gran parte dei concessionari non ha avuto modo di contestare, rimanendo fuori dalla definizione agevolata per tale annualità.
Si tratta di ingenti oneri che permangono per l’anno in corso e per i quali il legislatore dovrebbe intervenire per tempo, consentendo di definire in modo agevolato anche l’annualità 2020 in coerenza con la scelta di definire in via agevolata il pregresso che aveva inginocchiato il comparto. Diversamente gran parte di esso, già agonizzante, si troverà impossibilitato a gestire l’ingente canone 2020, che si sommerebbe all’importo da pagare per aderire alla procedura di definizione agevolata che, solo per questo, potrebbe decadere.
A ciò si aggiunge la necessità di uniformare l’applicazione su tutto il territorio italiano dell’articolo 100 della legge 126/2020, che potrà avvenire solo attraverso circolari esplicative, così evitando l’insorgere di onerosi contenziosi (già in atto) che, come accaduto con la 147/13, tradirebbero la ratio sottesa alla scelta normativa di eliminare il contenzioso.
Premesso ciò e confidando in un tempestivo intervento legislativo per l’annualità in corso, ritengo che l’abrogazione degli Omi debba essere un punto di partenza per approdare a una riforma dei canoni affinché ogni concessionario, compresi i pertinenziali, paghi il dovuto da individuarsi secondo parametri di equità e giustizia, tenendo conto delle effettive caratteristiche e peculiarità concessorie ed evitando al contempo verosimili attacchi nei confronti di quel che resta, dopo 13 lunghi anni, di una categoria oramai stremata che tornerebbe a essere tacciata di pagare quattro soldi.
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