Sib-Confcommercio ha redatto una serie di emendamenti al decreto Semplificazioni, in questi giorni in discussione in Senato. Le proposte del Sib vanno dall’urgente questione dei balneari pertinenziali, il cui salvataggio dipende dalla cancellazione degli insostenibili canoni Omi, ad altri temi di interesse più generale per tutta la categoria come la modifica dell’articolo 49 del Codice della navigazione (che attualmente prevede la devoluzione senza indennizzo delle strutture degli stabilimenti balneari, al termine della concessione), la distinzione tra facile e difficile rimozione e la sdemanializzazione delle aree che hanno perso le caratteristiche pubbliche.
«La questione riguardante la balneazione attrezzata italiana purtroppo non è stata completamente risolta con la recente legge di bilancio», scrive il presidente del Sindacato italiano balneari Antonio Capacchione nella lettera inviata a tutti i senatori per sollecitare la presentazione degli emendamenti. «Oltre alla necessità di sottrarre anche questo settore, come quello degli ambulanti, dall’applicazione della direttiva Bolkestein, restano ancora alcune questioni irrisolte come quella dei cosiddetti pertinenziali. A tale scopo vi rimettiamo in allegato alcune ipotesi emendative urgenti e non più differibili da inserire nel decreto Semplificazioni»
«Urge un’iniziativa legislativa da parte del parlamento – conclude Capacchione – nel quale si è più volte manifestata la comprensione per le ragioni delle imprese che rappresentiamo, al fine di salvaguardare il turismo che con il 10% del Pil e il 12% dell’occupazione costituisce un settore rilevante per l’economia del nostro paese».
Il dossier completo degli emendamenti redatti dal Sib-Confcommercio al decreto Semplificazioni, con il testo proposto e le relative motivazioni, è consultabile cliccando qui (pdf, cinque pagine).
© Riproduzione Riservata