Si terrà il prossimo giovedì 5 ottobre, alle ore 15.30, il quinto e ultimo appuntamento del tavolo tecnico fra governo e associazioni balneari sulla mappatura del demanio marittimo. La lettera di convocazione è stata inviata ieri ai presidenti di tutte le 24 sigle coinvolte e ai referenti dei ministeri che fanno parte del tavolo. Al precedente incontro, tenutosi l’8 settembre scorso, era stata annunciata la data del 25 settembre, ma poi l’appuntamento è stato rimandato alla prossima settimana.
Il tavolo tecnico è stato avviato a giugno per mettere a confronto i ministeri competenti e le associazioni degli imprenditori turistici e balneari sulla mappatura delle concessioni demaniali marittime e la direttiva europea Bolkestein. La tesi del governo è quella di applicare l’articolo 12 della direttiva, che prevede le gare delle concessioni solo in caso di scarsità della risorsa naturale: in base ai dati provvisori divulgati al precedente incontro, solo il 19% dei litorali italiani sarebbe attualmente occupato da concessioni, pertanto ci sarebbero i margini per portare avanti la strada proposta dall’esecutivo e approvata dai sindacati del settore. Tuttavia, restano ancora alcuni dubbi da sciogliere: innanzitutto quanti litorali liberi siano anche concedibili per avviare nuove imprese, garantendo così la concorrenza richiesta dall’Europa senza espropriare gli stabilimenti esistenti; e in secondo luogo come il governo intende nel concreto scrivere la legge, che è più che mai urgente. Secondo una sentenza del Consiglio di Stato, infatti, le attuali concessioni scadranno il prossimo 31 dicembre, e anche se l’ultimo decreto milleproroghe ha rinviato il termine di un anno, in assenza di un provvedimento organico si rischia l’esplosione di numerosi contenziosi e di un grave caos amministrativo. Dopo mesi di inerzia, si spera che finalmente giovedì prossimo il governo sveli le sue carte.
Le associazioni balneari che fanno parte del tavolo tecnico sono Assobalneari-Confindustria, Base Balneare, Cna Balneari, Confartigianato imprese demaniali, Confimprese demaniali, Federbalneari, Fiba-Confesercenti, Itb Italia, Sib-Confcommercio, Oasi, Associazione Italia Balneare, Coordinamento concessionari pertinenziali, Federterziario Balneari. Sono inoltre presenti i rappresentanti dei titolari di campeggi e villaggi turistici (Faita-Federcamping e Assitai), di hotel (Federalberghi e Confindustria Alberghi) e di porti turistici (Confindustria Nautica, Assormeggi, Assonat e Assomarinas), oltre alle confederazioni generali delle imprese turistiche (Federturismo-Confindustria e Assoturismo-Confesercenti). Per quanto riguarda il governo, partecipano al tavolo i funzionari dei ministeri delle infrastrutture e trasporti, dell’economia e finanze, delle imprese e made in Italy, dell’ambiente, del turismo, delle politiche del mare, degli affari regionali e degli affari europei, tutti a vario titolo competenti sulle questioni legate al riordino delle concessioni. I lavori sono presieduti da Elisa Grande, capo dipartimento della presidenza del consiglio, e vedono anche la partecipazione di alcuni parlamentari di maggioranza che da sempre seguono la questione balneare.
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