L’articolo uscito ieri sul quotidiano locale Il Tirreno, a firma del vicepresidente di Fiba-Confesercenti Fabrizio Lotti, non è veritiero. Questo signore generalizza sul ruolo della politica nella vicenda delle concessioni balneari, traendo pregiudizi senza fare le dovute distinzioni tra veri nemici della categoria, come Carlo Calenda, e il sottoscritto che invece ha sempre aiutato gli imprenditori balneari.
Sono stato l’autore unico della proroga al 2020 e il co-autore dell’estensione al 2033, che ha consentito anche al sig. Lotti di continuare a tenere aperto il suo stabilimento. Ho sempre difeso gli imprenditori balneari e non accetto giudizi falsi e demagogici che distorcono la questione senza riconoscere chi ha meriti in questa battaglia rispetto a chi non li ha. Per avere lottato a favore delle imprese balneari mi sono preso critiche, attacchi e persino fotomontaggi sulla stampa, e li ho accettati perché ho sempre creduto in ciò che ho fatto. Ma non accetto che queste generalizzazioni arrivino da un esponente di un’associazione di categoria.
Se questo signore si è espresso male, significa che non parla bene l’italiano ed è meglio che si limiti a restare in spiaggia. Se invece Lotti non rinnega quanto ha scritto, esigo formalmente un chiarimento e una smentita da parte della sua organizzazione. Altrimenti valuterò se vale la pena continuare il mio impegno per il settore balneare.
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