Un gruppo di imprenditori balneari di Fiumicino e Fregene ha aderito al Sib-Confcommercio nel corso di un’assemblea tenutasi nei giorni scorsi. «L’unità degli imprenditori balneari è condizione necessaria per la salvaguardia delle proprie aziende nell’interesse nazionale di continuare ad avere una balneazione attrezzata di qualità», ha detto Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio, nella riunione tenutasi a Fregene.
«Insieme a Marzia Marzoli, coordinatrice del Sib Lazio, abbiamo partecipato a questa assemblea dei balneari di Fiumicino, che hanno deciso di aderire al nostro sindacato», spiega Capacchione. Nel corso della riunione vi è stato un esame della vicenda delle concessioni demaniali marittime e delle diverse problematiche che affliggono il settore, dall’erosione della costa all’esoso carico fiscale, dalla necessità della riforma della parte demaniale del Codice della navigazione ai contenziosi sull’applicazione della legge 145/2018, dall’esigenza di ammodernamento delle strutture balneari agli interventi in materia di ecosostenibilità.
«Le prossime settimane saranno decisive per il destino delle aziende e del lavoro di decine di migliaia di famiglie che hanno creato e sviluppato la balneazione attrezzata italiana che, incontestabilmente, costituisce un fattore di successo turistico del nostro paese nel mercato internazionale delle vacanze», ha concluso Capacchione. «Bisogna essere pronti, pertanto, a mettere in campo tutta la forza e la determinazione degli imprenditori balneari che, oggi più che mai, hanno bisogno di un’unità organizzativa e d’intenti. Un contributo importante di analisi e di elaborazione può pervenire anche dai colleghi di Fiumicino e, segnatamente, dalla loro presidente Mancini alla quale ci lega profonda stima e considerazione».
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