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Balneari, Centinaio: ”Obiettivo resta esclusione da Bolkestein”

Il ministro del turismo in un'intervista a Mondo Balneare: ''Già al lavoro dal 7 gennaio per portare la richiesta in Europa''

«I balneari non potevano essere esclusi subito dalla Bolkestein come abbiamo fatto per gli ambulanti, ma questo resta il nostro obiettivo. Si tratta solo di una questione giuridica». È la rivelazione del ministro al turismo Gian Marco Centinaio, che anticipa a Mondo Balneare i prossimi passi del governo per riordinare definitivamente il settore delle concessioni demaniali marittime.

Dopo l’approvazione dell’emendamento alla manovra di bilancio che ha spostato la scadenza degli attuali titoli dal 2020 al 2033 e ha stabilito di fissare entro i prossimi quattro mesi i principi per una riforma generale del settore (vedi notizia), Centinaio conferma il suo impegno per portare le spiagge fuori dalla controversa direttiva europea sulla liberalizzazione dei servizi, che rappresenta da dieci anni il principale motivo di preoccupazione per gli imprenditori del settore.

Nel player sottostante è possibile ascoltare la nostra intervista al ministro Centinaio. La versione scritta è subito di seguito.

Ministro Centinaio, perché la legge di bilancio ha escluso solo gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein, mentre ai balneari sono state estese le concessioni di 15 anni?

«Perché abbiamo studiato bene le carte e abbiamo constatato che per i balneari c’è una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea ad affermare che le spiagge rientrano nella direttiva Bolkestein, mentre per gli ambulanti non c’è niente di tutto questo. Di conseguenza, pur avendo lo stesso obiettivo per entrambe le categorie, abbiamo dovuto utilizzare due strategie differenti: per gli ambulanti l’uscita diretta dalla Bolkestein, per i balneari una proroga di 15 anni con una motivazione inattaccabile e con la promessa, fatta ormai in tutte le salse dal sottoscritto, che proporremo all’Europa l’uscita dalla Bolkestein anche per gli stabilimenti balneari. E lo faremo proseguendo il lavoro del tavolo tecnico convocato insieme alle associazioni balneari, per arrivare a un documento finale da presentare entro breve a Bruxelles».

Come pensate di mettere d’accordo i partiti che si oppongono a questo obiettivo?

«Vogliamo trovare una soluzione politica con il Movimento 5 Stelle, che è il più freddo rispetto alla nostra proposta. Le principali forze di minoranza sono invece già d’accordo, da Forza Italia e Fratelli d’Italia al Partito Democratico. Metteremo tutte le parti politiche intorno al tavolo per far loro capire che quanto detto dall’ex commissario europeo Frits Bolkestein corrisponde a verità (Bolkestein ha dichiarato che le spiagge non dovrebbero rientrare nella sua direttiva in questo si tratta di beni e non di servizi, vedi notizia, NdR). Se abbiamo l’interpretazione autentica di chi ha scritto questa direttiva, non vedo perché ci si debba opporre».

La legge di bilancio fissa dei tempi molto precisi – appena 120 giorni – per approvare i principi generali di una riforma generale del settore. Quali sono i prossimi passi da compiere?

«Già dopo il 7 gennaio faremo ripartire le commissioni tecniche e i gruppi di lavoro per dare seguito a quanto scritto nell’emendamento, lavorando per garantire ai balneari di intraprendere la nuova stagione con un po’ più di serenità. Il mio obiettivo è far sì che gli imprenditori del settore – soprattutto quelli che hanno subìto i danni da maltempo – possano ricominciare a investire per avere prospettive a lungo termine, senza avere la spada di Damocle delle aste e di tutto ciò che abbiamo vissuto in questi anni».

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato il volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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