Arriva la stangata della Regione Campania sui canoni delle concessioni demaniali marittime, con l’addizionale regionale aumentata del 50% (due volte rispetto a quella applicata nel 2013 del 25%), che si aggiunge all’aumento dell’imposta regionale di oltre il 100%.
Ma gli imprenditori balneari campani non ci stanno: nel Comune di Capaccio, 33 concessionari hanno fatto ricorso al Tar contro la loro amministrazione comunale e regionale.
Si tratta di titolari di attività turistico-ricreative tra stabilimenti balneari, campeggi e alberghi.
Sotto accusa, per plurimi profili di illegittimità, sono stati messi la comunicazione del responsabile del Servizio Demanio del Comune di Capaccio sull’ammontare dei canoni concessori e della relativa imposta (addizionale regionale) e il decreto dirigenziale della Regione sulla graduazione e classificazione dei Comuni costieri.
© Riproduzione Riservata