«Il prolungamento della stagione balneare non è una questione di convenienza, anzi molto spesso il gioco non vale la candela, a causa del costo del lavoro non adeguatamente proporzionato ai ricavi e ai costi di natura energetica a cui siamo sottoposti per tenere aperte le strutture». Lo afferma Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, intervenendo sulla discussione in merito alla destagionalizzazione e al prolungamento dell’apertura degli stabilimenti balneari e del servizio di salvamento, sempre più caldeggiati con l’aumento delle temperature autunnali che portano molte persone a frequentare le spiagge al di fuori del tradizionale periodo estivo.
Aggiunge Licordari: «Lo facciamo unicamente in rimessa, come investimento per dare un servizio ulteriore alla clientela e come investimento per le prossime stagioni, favorendo comunque la circolazione di persone nelle località turistiche a beneficio di tutte le comunità costiere».
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