Attualità

60 anni ai balneari, Forza Italia ci riprova in Milleproroghe

Quattro emendamenti chiedono di estendere le concessioni fino al 2080. Gasparri chiama in causa il ministro Centinaio.

Forza Italia insiste col governo per far approvare una misura-lampo a tutela degli attuali titolari di spiagge. Dopo la bocciatura degli emendamenti proposti nel decreto Dignità che volevano escludere gli stabilimenti balneari dalla direttiva Bolkestein, gli azzurri chiedono ora di inserire nel decreto Milleproroghe – in discussione in queste ore al Senato – un’estensione delle concessioni fino al 2080.

Con quattro emendamenti firmati dai senatori Maurizio Gasparri, Massimo Mallegni, Antonio Barboni e Roberta Toffanin, Forza Italia punta in concreto a istituire una proroga di 10, 30, 40 o 60 anni. Al momento, infatti, i titoli degli stabilimenti balneari sono in scadenza il 31 dicembre 2020 per effetto del recepimento della direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi, che nel 2010 ha portato all’abrogazione del rinnovo automatico su cui si basava il precedente regime normativo.

Nei giorni scorsi il ministro al turismo Gian Marco Centinaio, in quota Lega, ha confermato la volontà del governo di escludere i balneari dalla Bolkestein, come promesso in campagna elettorale e nonostante la bocciatura degli emendamenti al decreto Dignità. Il ministro ha infatti annunciato di voler tutelare gli attuali balneari con un provvedimento più ampio e concordato con le Regioni (leggi l’articolo sulle ultime dichiarazioni di Centinaio). Ma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri non ci sta, e in un tweet che annuncia la presentazione dei nuovi emendamenti al Milleproroghe, sottolinea la «coerenza» del suo partito e chiama in causa direttamente il ministro:

Qui di seguito riportiamo i testi dei quattro emendamenti proposti da Forza Italia al decreto Milleproroghe.

All’art. 4 dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: « Comma 4. All’articolo 1, comma 18, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, le parole: “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 dicembre 2030”.

All’art. 4 dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: « Comma 4. All’articolo 1, comma 18, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, le parole: “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 dicembre 2050”.

All’art. 4 dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: « Comma 4. All’articolo 1, comma 18, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, le parole: “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 dicembre 2060”.

All’art. 4 dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: « Comma 4. All’articolo 1, comma 18, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, le parole: “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 dicembre 2080”.

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato il volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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