10 milioni di euro per il migliore progetto di riqualificazione dell’intera costa ravennate. Li ha messi in palio il Comune di Ravenna, con un bando di concorso internazionale pubblicato lo scorso 23 agosto, per commissionare progetti di riqualificazione delle fasce retrodunali gli stabilimenti balneari e dei relativi stradelli di accesso.
Il concorso si svolge in forma anonima e per partecipare è richiesta obbligatoriamente la preliminare iscrizione entro le 12.30 di martedì 31 ottobre. La scadenza ultima per presentare i progetti è invece venerdì 17 novembre, sempre alle ore 12.30.
La progettazione, spiega il bando, dovrà avere come obiettivo principale la riorganizzazione dell’accessibilità alla fascia retrodunale e la valorizzazione di un territorio complesso, che si estende per 35 chilometri, con nove località balneari, alternando spiagge attrezzate per la balneazione a tratti liberi e includendo due ampie porzioni – la foce del Reno e la foce del Bevano – di rilevante interesse naturalistico-ambientale. I progetti presentati dovranno avere un livello di approfondimento pari a quello di un progetto di fattibilità tecnica ed economica. Al vincitore del concorso, previo reperimento delle risorse economiche necessarie, potranno essere affidate con procedura negoziata senza bando le fasi successive della progettazione definitiva/esecutiva, nonché della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, anche per successivi lotti funzionali.
Tutti i dettagli del bando possono essere consultati sul sito del Comune di Ravenna, a questo link.
«Stiamo dando attuazione a quanto approvato dalla giunta nel documento propedeutico di fine giugno», ha dichiarato il sindaco di Ravenna Michele De Pascale presentando il bando. «Facciamo sul serio: in questa consiliatura la spiaggia di Ravenna cambia volto. Vogliamo individuare la migliore scelta progettuale possibile per la realizzazione di un obiettivo che ci sta molto a cuore, nella quale intendiamo investire dieci milioni di euro. Per questo abbiamo pensato a un concorso internazionale: per attirare i migliori professionisti, in grado di presentare proposte innovative, efficaci e con una visione contemporanea. Immaginiamo le aree retrostanti gli stabilimenti balneari, gli stradelli di accesso e le fasce retrodunali come percorsi turistico-naturalistici, luoghi di incontro, di aggregazione, di svago e di relax accessibili a tutti. Il rapporto tra ambiente e spiaggia dovrà essere l’elemento portante del disegno territoriale, per uno sviluppo che guardi alla qualità e non al consumo di suolo».
«Questo concorso – spiega ancora De Pascale – si inserisce in una strategia complessiva, tesa a restituire un valore preminente al rapporto tra la città e il mare, consentendo nuove opportunità di crescita all’economia turistica e contemporaneamente sviluppando i temi della riqualificazione ambientale, paesaggistica e urbana. Il progetto fa parte di una visione più ampia che insieme a diverse altre azioni messe in campo, come la valorizzazione della Pialassa Baiona, la maggiore attenzione alla manutenzione e al decoro urbano dei lidi, i progetti di comunicazione turistica dedicati, vanno nella direzione di un pieno e positivo rilancio dei nostri 35 chilometri di costa».
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