Due morti, venti sfollati e decine di edifici distrutti, soprattutto fra gli stabilimenti balneari, con danni per centinaia di migliaia di euro. È il bilancio – ancora provvisorio – della forte ondata di maltempo che si è abbattuta nella tarda mattinata di oggi nel nord Italia, provocando una catastrofe lungo il versante tirrenico. A essere colpite sono state soprattutto la Toscana e la Liguria, con violente raffiche di vento che hanno distrutto le cabine, sradicato gli ombrelloni e fatto volare le attrezzature per centinaia di metri. Quello che fino a qualche anno fa sarebbe stato un normale fenomeno temporalesco, è stato rinforzato dalle condizioni di forte instabilità e disponibilità di energia dovute alle temperature elevate di quest’estate che hanno reso il mare molto più caldo del solito: anche questo cataclisma, come la mareggiata dei giorni scorsi a Fregene e molti altri eventi meteorologici estremi degli ultimi anni, è dunque una conseguenza del riscaldamento globale di causa antropica, che oltre alla siccità sta provocando temporali distruttivi con una violenza e una frequenza sempre maggiori ogni anno, peraltro non più limitati all’inverno ma anche all’estate. E gli stabilimenti balneari, trovandosi in prima linea sulla costa, solo gli edifici più esposti alla violenza della natura e ai relativi danni.
Nelle province di Lucca e di Massa Carrara, riferisce l’Ansa, pioggia, vento e grandine hanno abbattuto numerosi alberi, che purtroppo in due casi sono caduti sopra un uomo e una donna, uccidendoli. Altre quattro persone sono state ferite al Camping Italia di Marina di Massa, sempre per la caduta di alberi.
Il temporale, nonostante fosse stato previsto con tanto di allerta meteo della Protezione civile, è stato di una violenza inaudita e inaspettata, con raffiche superiori ai 100 chilometri orari che hanno colto alla sprovvista turisti e residenti. A Carrara, per esempio, si stava normalmente svolgendo il mercato rionale settimanale e il vento in pochi secondi ha fatto volare le merci esposte e le intere bancarelle, come mostra un video pubblicato dal Corriere della Sera.
Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, lungo tutta la costa apuana e versiliese il temporale ha fatto volare lontano per centinaia di metri non solo i lettini e gli ombrelloni piantati a terra, ma anche attrezzature più pesanti come i pedalò e i pattini di salvataggio. Impressionanti le immagini pubblicate su Facebook da Alessandro Santini, titolare del Bagno Milano di Marina di Pietrasanta, dove 60 tende sono state completamente distrutte.
Altrettanto grave la situazione in Liguria, dove una violenta mareggiata si è abbattuta sulla costa tra Chiavari e Sestri Levante, sulla linea Genova-La Spezia, e il vento ha fatto volare i pezzi delle cabine balneari sulla vicina linea ferroviaria e ha danneggiato la linea elettrica, come mostra un servizio del quotidiano La Stampa. La circolazione dei treni è stata sospesa per diverse ore, finché gli operai non hanno rimosso tutti i materiali presenti sui binari, e decine di auto sono state danneggiate sia dalla grandine che dalle tegole e dai materiali vari provenienti dai tetti scoperchiati dal vento.
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