Un piano dell’arenile resiliente per la Bellaria Igea Marina del futuro

Il masterplan del Piano dell’arenile di Bellaria Igea Marina, commissionato dalla locale Cooperativa Bar di Spiaggia, è un progetto di rinnovamento dell’arenile e della fascia costiera della cittadina romagnola. La proposta di rigenerazione intende concepire la fascia costiera della città come un woonerf marino, configurando zona alberghiera, lungomare e arenile come un unico contesto paesaggistico.

Il tema della resilienza si esplicita nei caratteri prestazionali che il masterplan delinea come obiettivo: la salubrità ambientale, la sicurezza urbana, i nuovi servizi balneari, l’attenzione alla socialità dei luoghi e la soggettività dei singoli operatori turistici coinvolti nella riqualificazione.

Nel progetto si è cercato di adattare gli spazi alle dimensioni fisiche esistenti, cercando di assecondare i luoghi della riviera alle esigenze degli operatori e agli stili di vita dei turisti. Sono questi i principali requisiti che interpretano il concetto di resilienza non solo in termini fisici, ma anche sociali, economici e culturali. Il tutto rappresenta un primo ma indispensabile tassello per definire quel percorso urbanistico da intraprendere al fine di attuare il rinnovamento di una parte nevralgica del territorio bellariese e igeano: promuovere un metodo operativo, attraverso il quale non solo definire un idea, ma identificare degli obiettivi e delle procedure, attraverso regole morfologiche che riflettano la complessità del progetto urbanistico e la pluralità disciplinare che determinano lo studio e le trasformazioni delle parti di città.

In questo primo stadio, abbiamo cercato di tradurre la riflessione concettuale in una possibile configurazione urbana, localizzando i diversi comparti e quantificando l’entità delle aree d’intervento. Preoccupandoci di elaborare un masterplan dotato di una flessibilità controllata, rappresentata nelle soluzioni schematiche dei rendering. Un idea di progetto dove le configurazioni degli schemi organizzativi identificano degli spazi fisici la cui definizione verrà poi affidata successivamente ai peculiari progetti architettonici degli operatori balneari.

Il tratto costiero coinvolto si estende per oltre 5 km, prevedendo un coordinamento progettuale dalla scala paesaggistica a quella dell’arredo. E soprattutto, aspetto particolarmente importante, intende affermare la fascia dei servizi sull’arenile come una specifica tipologia di spazio urbano. Una peculiarità che connota la linea di costa romagnola, sintesi e cerniera tra la naturalezza dell’ambiente marittimo e l’insediamento edificato della realtà urbana.

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