Veneto

Turismo balneare, tedeschi e austriaci hanno voglia di spiagge venete

Stranieri pronti a partire alla volta del nostro paese: è quanto emerge da un vertice organizzato dalla Confcommercio

C’è voglia di Italia, c’è voglia di spiagge venete, e i tedeschi e gli austriaci sono pronti a tornare. È quanto emerge da un incontro organizzato nei giorni scorsi da Confcommercio Imprese per l’Italia Portogruaro Bibione Caorle, dal titolo “Il turismo a Bibione e Caorle dal punto di vista del cliente straniero e degli operatori del territorio. Il Made in Italy come linguaggio comune verso tutta l’ Europa”.

All’iniziativa hanno partecipato Ilenia Cherubin, direttore sales & marketing di Bi-Holiday (il brand che gestisce in Italia il Villaggio San Francesco di Caorle); Stefan Thurn, dirigente dell’Adac-Allgemeine Deutsche Automobil-Club (Germania); Roberto Mantoan, contracting senior manager di Eurotours International (Austria); ed Eugenio Nicoletti, senior manager di Happy Camp Family Holidays. Ad aprire i lavori Manrico Pedrina, presidente Confcommercio Portogruaro Bibione Caorle, che ha sottolineato il fatto che le spiagge sono pronte ad accogliere turisti perché c’è una grande voglia di ripartire da parte di tutti gli operatori.

Come ha spiegato Ilenia Cherubin di Bi-Holiday, «dobbiamo rispondere alla domanda principe: come si potrà vivere la vacanza in Veneto? La gente ci chiama per sapere questo. Nel primo periodo del covid abbiamo vissuto una importante fase di cancellazione delle prenotazioni, ma poi in molti, più di quelli che ci potevamo aspettare, hanno preferito attendere o rimandare piuttosto che cancellare. Questo ci dice che c’è voglia di spiagge del Veneto da parte dei turisti stranieri: Austria e Germania soprattutto. Abbiamo una grande chance di ripartenza, ma dobbiamo lavorare molto sulla comunicazione per far capire che anche nel 2020 saremo sicuramente in vacanza».

Per Stefan Thurn, dirigente Adac, oggi c’è una propensione del turista tedesco a voler tornare in Italia. Secondo Thurn «questo accadrà soprattutto a luglio e agosto. Va anche detto che in Germania, da ormai dieci anni, le vacanze di tendenza sono quelle in camping, all’aria aperta: infatti le immatricolazioni di camper, dal 2019 al 2020, sono addirittura cresciute a due cifre». Come sia la situazione invece in Austria l’ha riportato bene Roberto Mantoan di Eurotours International, che conferma il trend analogo a quello tedesco: «Appena l’Austria aprirà le frontiere i turisti austriaci arriveranno, concentrandosi soprattutto a luglio e agosto».

«Senza dubbio il 2020 sarà l’anno della vacanza open-air», ha rimarcato Eugenio Nicoletti di Happy Camp Family Holidays, che ha inoltre sottolineato come, a livello di mercato interno, gran parte degli italiani potrebbe aspirare a un vacanza all’aria aperta.

«La stagione 2020 si preannunciava con una crescita a due cifre prima del Covid, ora lo scenario è cambiato», ha concluso Cherubin. «È evidente che nel dopo emergenza dobbiamo cercare di far ripartire al meglio il nostro sistema turistico: l’Europa vuole venire in vacanza in Veneto, in Italia».

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