di Alex Giuzio
Non solo lo stop ai gazebo e ai giochi per bambini: in Maremma vogliono vietare persino le torrette di salvataggio. L’ultimo episodio della battaglia tra lo Stato e gli stabilimenti balneari ha oltrepassato il confine della tolleranza, tanto che è insorto anche il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori.
Tutto è partito dalla richiesta del bagno Frigidaire di Capalbio (Grosseto) di installare alcune nuove strutture. Richiesta bocciata dalla soprintendenza di Siena, che si è appellata a un decreto del 2010 che riserva alla stessa soprintendenza la facoltà di decidere di volta in volta. Ma la bocciatura ha destato scalpore: «Ho sentito dai tecnici che verranno bocciate tutte le richieste da Castiglione della Pescaia a Capalbio, compresa l’Isola del Giglio», ha detto preoccupato il sincaco di Capalbio Luigi Bellumori sulle pagine del Tirreno, dichiarandosi pronto a combattere un decreto che compromette la stagione estiva dell’intera Maremma. Il colpo ricevuto dal bagno Frigidaire – che voleva installare alcune cabine per spogliarsi, docce, gazebo, giochi, un rimessaggio per windsurf e una torretta di salvataggio – è infatti un duro ostacolo inflitto con l’estate alle porte: figuriamoci se questa rifiuto venisse applicato a tutti gli stabilimenti balneari toscani.
«L’unica scappatoia contenuta nel decreto è il patto che le strutture vengano installate per meno di 120 giorni – spiega Bellumori – ma il passaggio è dubbioso, e merita approfondimenti». Una prima riunione tra il sindaco e i balneari di Capalbio si è tenuta ieri per decidere come contrastare la scelta della soprintendenza. «Una certezza c’è – ha concluso il sindaco -, questa legge va cambiata non solo per chi lavora in spiaggia, ma anche per chi viene in vacanza in Maremma».
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