di Alex Giuzio
Anche le Regioni costiere italiane sono favorevoli a una revisione della direttiva Bolkestein a tutela degli attuali stabilimenti balneari. Lo hanno scritto i presidenti delle Regioni in un documento che illustra la loro posizione in merito alla "Strategia europea per una maggiore crescita e occupazione nel turismo costiero e marittimo": le Regioni, si legge nel documento, condividono «l’importanza di risolvere, in seguito all’apertura manifestata dal commissario europeo agli affari marittimi, il problema delle concessioni demaniali marittime che penalizza le imprese balneari italiane».
Il riferimento è alla dichiarazione del commissario Maria Damanaki, che lo scorso marzo ha ammesso che «la direttiva Bolkestein applicata alle concessioni balneari pone vincoli troppo stringenti», annunciando una nuova direttiva più flessibile per le imprese di spiaggia (vedi notizia).
Come hanno scritto le Regioni italiane nel documento emanato nei giorni scorsi e divulgato dall’Ansa, «la Commissione parlamentare alle attività produttive ha reso noto che si sono registrati segnali incoraggianti, da parte delle istituzioni europee, per quanto concerne la questione della proroga delle concessioni demaniali marittime intervenute nel corso del tempo, attraverso l’adozione di numerose disposizioni normative e pronunce delle istituzioni europee. In particolare, in occasione dell’incontro che si è svolto ad Atene il 18 marzo scorso tra le Commissioni parlamentari europee per i settori delle attività produttive, del turismo, delle finanze e delle infrastrutture, il commissario Ue agli affari marittimi e alle coste avrebbe prospettato l’intenzione di rivedere l’applicazione della direttiva Bolkestein al comparto balneare, ammettendo che la sua applicazione alle concessioni balneari pone vincoli troppo stringenti, necessitando quindi di una rimodulazione coerente con le peculiarità di ogni singolo Paese».
La posizione delle Regioni sarà decisiva in fase di lavori per la riforma del demanio marittimo. Come ha annunciato il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, il governo intende lavorare insieme alle associazioni di categoria per riordinare la materia entro il 15 ottobre, risolvendo una volta per tutte l’annosa questione della direttiva Bolkestein che minaccia le evidenze pubbliche degli stabilimenti balneari italiani. Ma ancora non sono note le strade tecniche che il governo intende intraprendere per salvaguardare le attuali imprese dal rischio di scomparsa, rispettando allo stesso tempo le disposizioni europee. Sempre che queste non cambino nel corso dell’estate.
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