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Spiagge sicure: 4 milioni di euro contro abusivi. La lista dei Comuni beneficiari

Il Viminale ha confermato il finanziamento per il contrasto all'abusivismo commerciale.

Il Ministero dell’interno ha finanziato con 4,2 milioni di euro oltre cento Comuni costieri italiani sotto i 50 mila abitanti per combattere l’abusivismo commerciale durante il periodo di massima affluenza turistica nelle spiagge. È stata così confermata l’operazione "Spiagge sicure", lanciata dal vicepremier Matteo Salvini già la scorsa estate. Quest’anno l’iniziativa stanzierà 42 mila euro per ogni Comune, destinati all’assunzione di forze dell’ordine da adibire a pattugliamenti e azioni di contrasto contro i venditori abusivi.

«Il contrasto all’abusivismo è un doveroso impegno a tutela dei commercianti onesti, mentre la stretta sulla contraffazione serve anche per tutelare la salute dei cittadini», spiega Salvini. «Il finanziamento di "Spiagge sicure" è l’ennesimo segnale di attenzione alle comunità locali e alla loro sicurezza».

La lista dei Comuni finanziati dall’operazione "Spiagge sicure"

Friuli Venezia Giulia (2): Grado in provincia di Gorizia, Lignano Sabbiadoro in provincia di Udine.

Veneto (3): Caorle, Chioggia e Eraclea, in provincia di Venezia.

Liguria (17): Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante in provincia di Genova; Bordighera e San Bartolomeo al Mare in provincia di Imperia; Lerici, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore in provincia di La Spezia; Albenga, Andora, Ceriale, Laigueglia, Pietra Ligure, Spotorno, Varazze in provincia di Savona.

Toscana (12): Orbetello e Scarlino in provincia di Grosseto; Campo nell’Erba, Castagneto Carducci, Cecina, Marciana, Piombino, Porto Azzurro, Porto Ferraio e Rosignano Marittimo in provincia di Livorno; Forte dei Marmi in provincia di Lucca; San Giuliano Terme in Provincia di Pisa.

Emilia-Romagna (10): Comacchio in provincia di Ferrara; Cesenatico, Gatteo, Savignano e San Mauro Pascoli in provincia di Forlì-Cesena; Cervia in provincia di Ravenna; Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione in provincia di Rimini.

Marche (5): Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio e Potenza Picena in provincia di Macerata.

Abruzzo (6): Vasto in provincia di Chieti; Alba Adriatica, Martinsicuro, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi in provincia di Teramo.

Lazio (2): Sperlonga in provincia di Latina; Tarquinia in provincia di Viterbo.

Campania (14): Capri, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense in provincia di Napoli; Amalfi, Ascea, Centola, Maiori, Pisciotta, Positano e Ravello in provincia di Salerno.

Calabria (10): Corigliano Calabro, Praia a Mare, Scalea in provincia di Cosenza; Cutro e Isola di Capo Rizzuto in provincia di Crotone; Parghelia, Pizzo, Ricadi, Tropea e Zambrone in provincia di Vibo Valentia.

Basilicata (4): Bernalda, Nova Siri e Scanzano Jonico in provincia di Matera; Maratea in provincia di Potenza.

Puglia (10): Monopoli e Polignano a Mare in provincia di Bari; Carovigno e Ostuni in provincia di Brindisi; Mattinata e Rodi Garganico in provincia di Foggia; Melendugno, Nardò, Porto Cesareo in provincia di Lecce; Castellaneta in provincia di Taranto.

Sicilia (8): Sciacca in provincia di Agrigento; Aci Castello in provincia di Catania; Letojanni e Lipari in provincia di Messina; Campo Felice di Roccella in provincia di Palermo; Noto in provincia di Siracusa; Castelvetrano e Favignana in provincia di Trapani.

Sardegna (3): Pula in provincia di Cagliari, Dorgali in provincia di Nuoro, Stintino in provincia di Sassari.

La soddisfazione del ministro Centinaio

Anche il ministro del turismo Gian Marco Centinaio commenta con soddisfazione l’operazione del Viminale: «Il governo continua il suo impegno costante e concreto nel contrasto all’abusivismo commerciale presente nelle nostre spiagge che rappresenta, soprattutto nel periodo estivo, un danno enorme non solo per le aziende del settore, ma per tutta la collettività dato che dà luogo a mancati introiti».

«L’iniziativa “Spiagge Sicure” rappresenta un salto di qualità necessaria per tutelare le imprese oneste da questa enorme concorrenza sleale», prosegue Centinaio. «Si tratta infatti di un fenomeno che danneggia fortemente gli operatori che in maniera lecita cercano di portare avanti le loro attività, oltre ad essere un elemento di forte disturbo per i clienti che si vogliono godere il loro soggiorno sulle nostre spiagge».

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