di Alex Giuzio
Il senatore Salvatore Tomaselli (nella foto), capogruppo del Partito Democratico in commissione Industria, ha presentato un emendamento al decreto Irpef per rimandare al 15 settembre il pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime. L’emendamento è già stato approvato dalla commissione: ora non resta attendere l’approvazione del decreto perché diventi effettivo.
Questo il testo dell’emendamento, il numero 12.0.2 firmato da Tomaselli, Fabbri, Granaiola, Uras, Collina, Zanoni, Lai e Chiavaroli: ”Dopo l’articolo 12, aggiungere il seguente: «Art. 12-bis. I canoni delle concessioni demaniali marittime, ai sensi dell’articolo 03, comma 1, lettera b), del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, e successive modificazioni, dovuti a partire dall’anno 2014, sono versati entro la data del 15 settembre di ciascun anno. Gli enti gestori intensificano i controlli volti a verificare l’adempimento da parte dei concessionari dell’obbligo di versamento nei termini previsti dei canoni di cui al comma 1. 1-bis. All’articolo 1, comma 732, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, la data "15 maggio 2014" è sostituita da: "15 ottobre 2014"»”.
Il rinvio era stato già annunciato il mese scorso dal sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta (vedi notizia), come aiuto agli imprenditori balneari per dare un po’ di respiro al settore, rimandando un importante pagamento al termine della stagione. Anche lo scorso anno il pagamento dei canoni, che solitamente avviene prima dell’inizio dell’estate, era stato rimandato al 15 settembre. Naturalmente, fanno eccezione le amministrazioni comunali più puntuali, che hanno già riscosso gli importi dovuti.
Come sottolinea il senatore Tomaselli, «si tratta di una misura importante per sostenere un settore che affronta la crisi. Con questo emendamento il Pd centra l’obiettivo di dare ossigeno a un settore strategico del comparto turistico. Finora gli operatori delle nostre spiagge erano costretti a versare in anticipo rispetto alla stagione estiva i canoni; un atto che, con il perdurare della crisi, rischiava di porre molte aziende in una condizione davvero precaria. Ora la stagione turistica può iniziare sotto i migliori auspici per gli imprenditori balneari, anche se il parlamento deve ancora attuare il riordino, non più procrastinabile, dell’intero settore». Il medesimo emendamento sposta però dal 15 maggio al 15 ottobre il termine entro il quale il governo si impegna a varare una riforma del demanio marittimo.
Proprio a proposito del mancato riordino dell’intero settore, arriva una nota polemica del senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia): «Con la legge di stabilità si fissò di risolvere con decisioni organiche la questione delle imprese balneari entro il 15 maggio. Ora, a fronte del tradimento degli impegni presi, si è spostato il termine a metà ottobre. Urgono decisioni chiare a tutela di imprese fondamentali per l’economia italiana. Chiederò la discussione immediata della mia proposta di legge per le imprese balneari (leggila qui, NdR). Vanno prese decisioni subito. Chi crea lavoro merita rispetto».
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