Attualità

Spiagge, Gasparri presenta nuova proposta di legge

Il senatore Forza Italia: 'Il governo continua a prendere in giro i balneari, si calendarizzi subito il mio ddl'

«Il governo Renzi continua a prendere in giro gli operatori del settore balneare». Così il senatore Maurizio Gasparri, che in Forza Italia si occupa direttamente della questione balneare, esordisce in un comunicato in cui annuncia di avere presentato una nuova proposta di legge per salvare la categoria.

Così recita la nota di Gasparri: «Continua la presa in giro del Governo Renzi agli operatori del settore balneare. Il sottosegretario Baretta ha infatti annunciato un ulteriore slittamento per quanto riguarda la riforma del settore al 15 ottobre, rimangiandosi tutti gli accordi stipulati con i rappresentanti della categoria e che fissavano già per maggio il varo di norme che finalmente potessero porre fine alle incredibili contraddizioni che penalizzano non solo il settore, ma anche la stessa economia legata al turismo. Le promesse di PD che NCD dunque restano tali e appaiono quanto mai spot pre-elettorali che non sono in grado di mantenere, vista anche la diversità di vedute all’interno dei partiti stessi. Anche l’atteso rinvio del pagamento dei canoni demaniali è affidato a un emendamento che aspetta ancora di vedere la luce e che ci auguriamo non scompaia, come già successe in passato per altri emendamenti del PD a favore della categoria».

«Se veramente si vuole aiutare la categoria – prosegue Gasparri – si calendarizzi quanto prima la proposta di legge in materia che ho presentato in questi giorni. Una proposta che vuole ridefinire le aree che attualmente fanno parte del demanio marittimo in favore di una loro conversione volta a sostenere le attività turistiche e produttive attualmente presenti in queste aree. Mantenere attività turistiche e produttive sotto il regime del demanio marittimo è ormai anacronistico e tantomeno è utile alla salvaguardia ambientale e dei valori paesaggistici, che può essere soddisfatta attraverso gli strumenti di diritto comune, e cioè prescindendo dal regime speciale della proprietà demaniale».

Il senatore di Forza Italia illustra così il suo disegno di legge: «La proposta si compone di quattro articoli nei quali sono definite le finalità della stessa, l’individuazione delle aree per le quali si richiede l’esclusione dal demanio marittimo, specificandone l’inclusione nel patrimonio disponibile con la soppressione degli eventuali procedimenti pendenti di acquisizione nel demanio delle strutture presenti e stabilendo il diritto di prelazione da parte dell’attuale concessionario. Sono inoltre elencati i criteri con i quali il Ministero per lo Sviluppo Economico può procedere alla cessione delle aree interessate e le modalità per l’entrata in vigore della stessa. Si tratta di un’iniziativa che, oltre a chiudere definitivamente l’atavico problema della gestione di queste aree, favorisce la stabilità delle numerose imprese balneari consentendo finalmente la possibilità di intraprendere investimenti nel settore che permetterebbero senza dubbio la valorizzazione delle coste e una migliore fruizione turistica. La vendita, inoltre, gioverebbe sensibilmente alle finanze dello Stato, trattandosi di beni certamente appetibili dal mercato».

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