di Alex Giuzio
Il nuovo ministro delle politiche comunitarie Anna Maria Bernini si è insediato da circa un mese e mezzo, ma in così poco tempo ha saputo dimostrarsi molto attento alle esigenze degli operatori balneari nei confronti della direttiva Bolkestein. In particolare, è durante l’incontro con il comitato Salvataggio Imprese e Turismo Balneare che la Bernini ha manifestato il proprio interesse nel prendere le difese delle aziende balneari davanti all’Unione Europea.
Forti dell’entusiasmo derivato da questo incontro, i rappresentanti del comitato Salvataggio Imprese e Turismo Balneare si sono riuniti in assemblea venerdì scorso, e hanno deciso di inviare una lettera a tutte le organizzazioni sindacali balneari (nel dettaglio a Sib, a Confcommercio e a Confesercenti), chiedendo di essere ricevuti sotto forma di delegazione in data 15 settembre. «Nel caso la nostra richiesta non venisse accolta – minaccia la lettera inviata ai sindacati e firmata dal rappresentante del comitato Emiliano Favilla – siamo pronti a intraprendere significative azioni di protesta, che prevedono anche l’occupazione delle sedi sindacali».
Lo scopo dell’incontro richiesto dal comitato è la definizione di una linea comune da seguire nei confronti della direttiva Bolkestein, idea che al comitato Salvataggio Imprese e Turismo Balneare è venuta proprio a seguito dell’incontro con la Bernini. «L’incontro avrà esito positivo solo se si adotterà una linea comune di azione per raggiungere l’unico risultato accettabile per i balneari, ovvero la deroga», conclude la lettera di Favilla, che ha fatto anche sapere di avere fissato un’assemblea generale di tutti i balneari il giorno 19 settembre alle 17.30, presso il Principe di Piemonte di Viareggio. Tra gli scopi di questa ulteriore assemblea c’è l’invito ai balneari di manifestare il 20 settembre davanti alla sede della regione Toscana.
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