di Alex Giuzio
La Regione Sicilia si è finalmente adeguata al resto d’Italia, prorogando la scadenza delle concessioni demaniali dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2012, con la possibilità di estenderle fino al 2015 . «Siamo soddisfatti», commenta il vice coordinatore di Fli Sicilia Luigi Gentile. «La decisione dell’assessorato al territorio permetterà agli uffici periferici del demanio di poter definire la transizione delle pratiche con le Capitanerie di Porto, ma soprattutto darà agli operatori balneari della nostra provincia la necessaria serenità in vista dell’avvio della stagione turistica. Inoltre, la decisione darà tempo sufficiente alle imprese balneari di adeguarsi alle disposizioni della normativa comunitaria».
Le parole di Gentile non sono certo positive, poiché accettano l’evidenza pubblica delle spiagge contro la quale i balneari si stanno battendo da anni, ma almeno la decisione della Regione permette ai balneari siciliani di stare tranquilli per un paio d’anni: alcuni, infatti, avevano la concessione scaduta il 31 dicembre 2011 e molte altre sarebbero terminate a fine 2012. La circolare emanata da Giovanni Arnone, dirigente generale del dipartimento ambiente della Regione Sicilia, stabilisce invece che le concessioni abbiano validità fino al 31 dicembre 2015, e alle stesse condizioni dell’atto concessorio già rilasciato. Il canone da corrispondere, dove non diversamente indicato dal servizio al demanio, sarà uguale a quello del 2011 con la maggiorazione dell’indice Istat al 3,2%.
Così l’assessore al territorio Sebastiano Di Betta ha spiegato la decisione: «L’abbiamo presa perché, dopo la chiusura della convenzione con le Capitanerie di Porto, sono in fase di definizione le procedure per la piena funzionalità degli uffici regionali del demanio marittimo dislocate nelle varie provincie della Sicilia: in molti casi manca il personale necessario, ma speriamo che con la norma approvata in finanziaria sulla mobilità del personale regionale questa carenza possa scomparire. Dunque abbiamo voluto consentire una serena trattazione delle pratiche da parte degli uffici, e un altrettanto sereno avvio della stagione balneare da parte degli operatori. In ogni caso si valuteranno le richieste di rinnovo per verificare la sussistenza delle condizioni e, in caso positivo, abbiamo deciso che queste scadranno il 31 dicembre 2015, in modo da permettere agli operatori una programmazione della loro attività anche in vista dell’entrata in vigore della direttiva europea Bolkestein». Anche dalle parole di Di Betta, insomma, non c’è molto da sperare: la Bolkestein, in Sicilia, sembra già essere stata accettata dalla politica.
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