La Regione Sicilia vuole uccidere le imprese balneari, che oltre alla contestata direttiva europea Bolkestein che vuole metterle all’asta dovranno affrontare un aumento dei canoni fino al 1000%.
Giuseppe Ragusa, presidente provinciale del Sib Catania, è preoccupato: «Molte aziende nella nostra provincia cominciano ad avere problemi, addirittura non riescono a pagare le tasse e i canoni demaniali».
I balneari siciliani continuano inoltre ad essere spaventati per le infiltrazioni nelle aste delle spiagge da parte della mafia, degli imprenditori stranieri e delle multinazionali. Sempre a Catania, una cordata di imprenditori cinesi si sarebbe già interessata alla catena di alberghi spagnoli Nh, e nella zona Playa avrebbero già preso in gestione un’importante struttura turistica.
Continua Ragusa: «In questi giorni si è parlato della paura dei cinesi o dei russi o di altri capitali. Fin quando si tratta di capitali puliti non si ha nessuna paura, perché possono migliorare il territorio e abbiamo bisogno di gente che investe da noi. Ma la paura maggiore per il turismo balneare resta l’infiltrazione mafiosa: siamo in un territorio dove la mafia spesso cerca di sconvolgere l’andamento degli imprenditori che vogliono lavorare in modo corretto».
(fonte: Tm News)
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