Protesta del Sindacato italiano balneari contro il Wwf sul tema degli accessi agli arenili: il presidente di Sib-Confcommercio Terracina, Felice Enrico Di Spigno, ha instaurato un’azione formale per rispondere con fermezza e disapprovazione alle dichiarazioni del rappresentante del WWF Litorale Laziale Franca Marangoni riguardanti paventate azioni di ostacolo dei gestori degli stabilimenti balneari di Terracina che impedirebbero il libero accesso agli arenili in concessione con cartelli di divieto a chi non è cliente o altri metodi dissuasivi. «Si tratta di dichiarazioni molto generalizzate – spiega Di Spigno – dalle quali il SIB Terracina prende le distanze, in quanto non risulta che tra i propri associati e comunque tra gli operatori in genere ci siano cose del genere. E qualora ci fosse il caso isolato, si invita il WWF Litorale Laziale a non generalizzare comunque».
«Infatti – prosegue il presidente Sib Terracina – soprattutto nel tratto urbano non ci sono cartelli, barriere, sceriffi e tornelli che impediscano a chiunque di raggiungere con serenità la battigia attraverso i camminamenti che gli stessi operatori mettono allo scopo. Chi deve raggiungere il bagnasciuga non può passare tra gli ombrelloni degli stabilimenti. La battigia comunque deve essere lasciata nei 5 metri libera al transito e soprattutto ai mezzi di salvamento e soccorso. Quindi non adibita al posizionamento di asciugamani, spiaggine e altro. Ci risulta altresì che soprattutto nel tratto urbano ci sono varchi ogni 300 metri circa e soprattutto davanti le spiagge libere. Quindi, oltre agli stabilimenti, anche questo garantisce il libero accesso durante il giorno».
«Negli orari notturni, invece – precisa Di Spigno – per quanto dispone la vigente ordinanza balneare 4/2014 DE.MAR all’art.4-4.15, l’utilizzo e la fruizione degli arenili in concessione delle ore 01.00am alle 05.00am è interdetta a discrezione degli stabilimenti che possono pertanto impedirne l’accesso. I varchi delle libere restano comunque aperti. Detto questo, sarebbe cosa gradita che innanzitutto non si generalizzi sulla questione e nel contempo si inizi un percorso di concertazione e collaborazione».
«Il S.I.B. Terracina è sempre disposto a questo sia con le amministrazioni che con altre associazioni e categorie, vedi Mare Vivo e Legambiente. Il S.I.B. Terracina si augura che questo possa attivarsi anche con gli amici del Panda, ricordando loro che i balneari, oltre che a fare un pubblico servizio di assistenza e salvataggio – servizi igienici per i fruitori delle spiagge libere – sono e si ritengono con vanto le prime sentinelle ambientali dell’ecosistema mare-spiaggia».
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