La politica non ha più alibi: con una maggioranza coesa e da sempre sensibile al problema delle concessioni balneari, occorre lavorare subito a una riforma seria per restituire certezze a migliaia di imprese entro la prossima estate. L’appello lanciato questa mattina alla fiera Balnearia dalle associazioni Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti è molto chiaro: il governo metta da parte la propaganda e dimostri coraggio e coerenza. Alle due sigle si aggiunge la voce di Confimprese Demaniali, anch’essa ferma su una posizione costruttiva e contraria alle proroghe automatiche.
«Lo Stato ci ha dato sabbia e noi abbiamo costruito imprese. Abbiamo fatto una scelta di vita sulla base delle norme esistenti, e non possiamo essere cancellati come se nulla fosse: si chiama legittimo affidamento», ha detto il presidente del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione. «Lo ripetiamo da tredici anni; ora occorre che la politica agisca: vanno abrogati gli articoli 2 e 3 della legge sulla concorrenza (che impone la scadenza delle concessioni al 2024, NdR) e vanno riconosciuti i diritti al lavoro e alla proprietà privata. Noi balneari non siamo in grado di affrontare un’altra stagione in queste condizioni, bisogna risolvere la questione entro l’estate».
Ha aggiunto Maurizio Rustignoli, presidente Fiba-Confesercenti: «Questa maggioranza è vicina ai balneari e dobbiamo darle fiducia. Bisogna che il governo decida e che abbia il coraggio di difendere le sue scelte. Certo, occorrerà impostare una strategia di mediazione, ma il principio da cui partire è la salvaguardia dell’attuale sistema balneare. Il tavolo interministeriale va convocato subito e non deve concentrarsi solo sulla mappatura, bensì su una profonda riforma del Codice della navigazione. Dobbiamo essere più ottimisti e non farci sconfortare dagli eventi, sappiamo che il percorso è minato ma siamo anche convinti che troveremo una soluzione».
Dall’assemblea di Confimprese demaniali, tenutasi ieri, sono arrivate le precisazioni del presidente Mauro Della Valle: «Non amiamo le proroghe e chiediamo alla politica di riappropriarsi del suo ruolo, che negli ultimi tempi è stato troppo demandato alle magistrature. È il momento di fare sintesi e smettere di illudere gli imprenditori balneari, il tempo è scaduto».
Da parte della politica, all’assemblea di Sib e Fiba è arrivato l’appoggio di Elisa Montemagni (Lega), Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia) e Chiara Tenerini (Forza Italia). Montemagni ha ribadito che «l’attuale governo ha intenzione di salvare le imprese balneari partendo da una mappatura che dimostri la non scarsità della risorsa», mentre Zucconi ha annunciato che «a brevissimo sarà convocato il tavolo interministeriale per discutere di proposte concrete con le associazioni di categoria, come per esempio il doppio binario e gli atti formali», e Tenerini ha sottolineato che «difendere i balneari non significa difendere i privilegi, bensì tutelare un importante sistema economico del nostro paese».
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