«Con il distanziamento tra gli ombrelloni di 4-5 metri si mette, di fatto, fuori mercato il 50% delle imprese balneari italiane. Possiamo scordarci l’estate al mare». Così Maurizio Rustignoli (nella foto), presidente nazionale di Fiba, l’associazione delle imprese balneari Confesercenti, commenta le indicazioni contenute in un documento tecnico sulle attività ricreative di balneazione nell’estate del coronavirus, pubblicate sul sito dell’Inail e realizzate in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità.
«L’auspicio – prosegue Rustignoli – è che le Regioni collaborino con le categorie interessate per predisporre protocolli più sostenibili. Il contributo tecnico dell’Inail non deve diventare vincolante, queste linee guida non siano prese come riferimento per controlli e sanzioni. Diversamente, per la maggior parte delle imprese del comparto sarà impossibile allestire l’arenile e avviare la stagione balneare»
Conclude Rustignoli: «Chiediamo inoltre al ministro Franceschini che nel “decreto rilancio” sia inserita l’estensione delle concessioni fino al 2033, prevista dalla legge 145 del 2018 ma non ancora applicata da molte amministrazioni comunali. Un ulteriore impedimento per l’attività dei balneari, in un momento drammatico di emergenza sanitaria ed economica».
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aldo casti says:
Credo che chi ha in essere una concessione debba
aprire per forza lo stabilimento al pubblico pena
la revoca della concessione stessa. Giusto ?
Nel caso le frase “possiamo scordarci l’estate al mare”
e “impossibile allestire l’arenile”
paiono non solo terroristiche nei confronti degli utenti
ma anche false (e ciò basterebbe).